Il Partito Democratico reggiano punta a una svolta culturale e nuova classe dirigente

La direzione provinciale del Pd, riunita in via Gandhi ieri sera, si è aperta esprimendo pieno sostegno alla manifestazione dell’associazione Nondasola. Il segretario Andrea Costa ha inoltre posto l’accento sull’efficacia dimostrata dalle forze dell’ordine per l’identificazione e la cattura del 26enne ucraino. Nelle battute iniziali dell’incontro è entrata la crisi dell’azienda Ferrarini su cui c’è grande preoccupazione per la tutela dei posti di lavoro. L’auspicio è quello di una soluzione rapida per un’azienda importate del territorio. In tal senso la direzione del Pd ha auspicato un intervento urgente del governo nazionale nei confronti di questa emergenza.

Il dibattito si è poi concentrato sulla politica, affrontando i temi che caratterizzano la situazione interna al partito, ma anche prendendo in analisi le azioni di disgregazione sociale intraprese dal governo. E’ stato quindi approvato all’unanimità un documento che di seguito riproponiamo integralmente.

Di seguito pubblichiamo integralmente il documento approvato all’unanimità dalla Direzione Provinciale del Partito Democratico.

***

C’è bisogno di affermare una opzione culturale differente, una prospettiva fondata non su paura e nazionalismi, ma su sicurezze, benessere sociale e senso di comunità. Il Pd deve essere il fondatore e promotore di questa opzione culturale. E per contrastare la disgregazione sociale che il Governo, uno dei peggiori della storia repubblicana, sta perseguendo alimentando una guerra di tutti contro tutti, il Pd deve definire un nuovo profilo identitario, trovare parole nuove. Le parole nuove devono scaturire dalla scintilla di cui un intero popolo è in attesa e su queste parole ricostruire relazioni sociali che siano patrimonio di una comunità politica ampia. Va costruito un coinvolgimento ampio attorno a un’idea diversa del mondo.

Un congresso chiaro ed utile

Il congresso dovrà individuare una nuova classe dirigente. Deve aprirsi tra ottobre e novembre, in concomitanza con i congressi regionali, e chiudersi ben prima della prossima primavera. Un periodo ampio: per confrontarsi sulle differenti declinazioni che ogni sensibilità potrà dare a quel patrimonio di pensiero, parole, relazioni che insieme costruiremo nelle prossime settimane attraverso la fatica quotidiana del confronto, consumandoci la suola delle scarpe per incontrare ogni istanza ad ogni latitudine; perché sia agito non sui nomi ma sul chi siamo e chi vogliamo rappresentare. Deve essere un congresso per creare un partito in grado di contrastare l’azione di Governo, promuovere una alternativa nel Paese e di ricostruirlo poi. Un congresso non sui nomi ma sulle idee, in cui ciascuno agisce con generosità per il bene della comunità.

Opposizione ed alternativa

Dobbiamo impegnarci in unazione di diffusione e radicamento della verità. Il Governo vive di sola propaganda, che, per i prossimi mesi in vista dell’appuntamento elettorale della primavera 2019, sarà volta alla demolizione dell’Europa aperta, uguale e liberale. Le nostre comunità vanno rese consapevoli che sono stati bloccati i fondi per gli investimenti nelle scuole solo perché sono una eredità dei governi a guida Pd. Le nostre comunità vanno rese consapevoli che, quando una nave, che porta migranti, viene dirottata, i costi per la Marina militare superano ampiamente quelli dell’accoglienza. Le nostre comunità vanno rese consapevoli che si cancella la sospensione del pagamento delle tesse per le zone terremotate del Centro Italia per non riconoscere nulla al lavoro dei nostri governi. Le nostre comunità vanno rese consapevoli che si blocca il Reddito di Inclusione, varato e finanziato con 1,5mld € dai nostri governi, costruito in accordo con Anci, Caritas, sindacati, che già potrebbe essere a disposizione delle famiglie in difficoltà, per attendere un fantomatico reddito di cittadinanza. Le nostre comunità vanno rese consapevoli che la propaganda ha creato un Ministero per la disabilità ad oggi non finanziato, il cui Ministro sparge contenuti che riportano indietro di 20 anni le politiche di inclusione.

Amministrative ed Europee

Le elezioni amministrative del 10 giugno hanno confermato la nuova fase politica in cui l’elettorato del M5S e centro destra tende a saldarsi nel secondo turno e ciò avviene in modo più accentuato nei territori in cui, da vari decenni, c’è continuità politica. Ciò richiede un lavoro politico intenso e senza precedenti nei territori con più di 15.000 abitanti, anche in provincia di Reggio Emilia. Bisogna partire dal presupposto ormai consolidato che non basta più aver amministrato bene, ma serve essere frontiera dell’innovazione amministrativa in ogni campo: dai servizi locali ai lavori pubblici, dal rapporto con il cittadino alla collaborazione istituzionale, per intercettare la forte pulsione al cambiamento dimostrata dall’elettorato.

D’altro canto nei comuni sotto i 15.000 abitanti, si conferma strategia vincente del Partito Democratico, la ricerca di candidati conosciuti e preparati nella gestione dei problemi locali, con liste di sostegno aperte alle tante e ricche esperienze civiche presenti nelle nostre comunità. Con un voto che solo in parte rispecchia la dinamica nazionale. Ne sono la prova le buone vittorie ottenute a San Polo d’Enza e a Castelnovo Sotto e la sconfitta per pochi voti a Brescello. In avvicinamento alla tornata amministrativa di maggio 2019, la segreteria provinciale ha avviato le consultazioni con i sindaci uscenti e le articolazioni locali del partito, per programmare una strategia di coinvolgimento aperta dei cittadini e delle associazioni locali, al fine di rafforzare il legame territoriale e il radicamento delle proposte e delle persone chiamate ad attuarle.

Campagne per costruire cittadinanza

È necessario riprendere, grazie alle nostre feste, alcune campagne politiche e civiche riferite a temi sensibili per i cittadini. Alla Festa Nazionale chiediamo di aprire uno spazio di discussione dedicato ai Circoli.

Sanità: il Pd dellE-R ha per primo abolito i superticket e i ticket base per le famiglie con almeno due figli. Così riaffermiamo il valore della sanità pubblica, di qualità e universale.

Sicurezza: il PD di Reggio Emilia richiede al Ministero dell’Interno l’assegnazione di 100 agenti in più al territorio reggiano. Proponiamo un concetto di sicurezza alternativo alla proposta della Lega di rendere più semplice l’accesso alle armi da parte dei cittadini. La sicurezza si conquista anche con le opere di risanamento e riqualificazione del territorio come le nostre amministrazioni hanno attuato in questi anni (es. Reggiane e quartiere S. Croce).

Famiglie e reddito: il Pd ha presentato una proposta di legge per introdurre “l’assegno unico universale” di 240 €/mese per ogni figlio a carico da 0 a 18 anni e la “dote unica dei servizi” di 400 € al mese per tre anni per nido e altri servizi per l’infanzia. È stato proposto, inoltre, il raddoppio dei fondi per il reddito di inclusione. Due misure alternative all’ iniquità della flat tax e all’assistenzialismo del reddito di cittadinanza.

Ambiente: il PD di Reggio Emilia chiede al governo di varare e finanziare un ingente piano nazionale di intervento per la bonifica dell’aria in Pianura Padana, oggi elemento di maggior criticità per l’ambiente e la salute. Un piano da condividere con i territori regionali e gli enti locali, passando attraverso la realizzazione di infrastrutture per la mobilità efficienti, l’implementazione del trasporto su ferro e del trasporto pubblico locale, la bonifica dell’amianto, gli ecobonus sull’efficientamento energetico degli edifici residenziali e produttivi, i finanziamenti alla mobilità elettrica e alle fonti energetiche rinnovabili, il sostegno finanziario all’economia circolare, ai prodotti a bassa impronta ecologica, alla rigenerazione urbana in chiave smart green cities e smart green land, all’agricoltura e zootecnia sostenibili.

Infrastrutture: il Pd di Reggio Emilia chiede che il Governo si esprima su opere decisive per lo sviluppo del nostro territorio e la vita delle comunità come il prolungamento autostradale Campogalliano/Sassuolo e la Cispadana, fondamentali per consentire di liberare dal traffico diversi centri abitati della nostra provincia, migliorare i collegamenti tra territori ed aumentare la competitività del nostro sistema produttivo. Insieme ad amministrazioni, imprese e cittadini chiederemo che si continui ad investire fortemente sul potenziamento del trasporto pubblico locale, dei collegamenti ferroviari, della mobilità dolce.

La sfida davanti a noi è immensa, ma con l’impegno di ciascuno, qui presente o che potremo chiamare a noi, riusciremo a prendere questo Paese per mano, dalla più piccola comunità montana alla grande periferia, a destarlo e portarlo oltre i muri.