Il Papa ai 170 esponenti reggiani di Confcooperative: “La cooperazione vince la solitudine”

C’è un passaggio fortissimo – riguardante la relazione tra cooperazione e speranza nella vita – nel discorso rivolto da Papa Francesco ai cooperatori di Confcooperative, raccolti a Roma (ed erano 172 quelli reggiani, prima provincia italiana per partecipazione) in occasione dell’udienza straordinaria concessa dal Pontefice in occasione dei cent’anni di fondazione dell’organizzazione. 

“Il vantaggio più importante ed evidente della cooperazione – ha detto il Santo Padre – è vincere la solitudine che trasforma la vita in un inferno. Quando l’uomo si sente solo, sperimenta l’inferno. Quando, invece, avverte di non essere abbandonato, allora gli è possibile affrontare ogni tipo di difficoltà e fatica. E questo si vede nei momenti brutti”. 

Ricordando la frase che nel 2015 aveva già pronunciato davanti ai cooperatori di Confcooperative e delle Bcc italiane – e cioè che “in cooperazione uno più uno fa tre” – Papa Francesco ha sottolineato anche che “nei momenti brutti uno più uno fa la metà, e così la cooperazione fa sì che le cose brutte possano essere migliori”. “Camminando e lavorando insieme ha aggiunto il Papa – si sperimenta il grande miracolo della speranza: tutto ci sembra di nuovo possibile. In questo senso la cooperazione è un modo per rendere concreta la speranza nella vita delle persone”. 

Da Reggio Emilia, come si è detto, sono giunti a Roma 172 cooperatori di Confcooperative, guidati dal presidente Matteo Caramaschi. 

“Le parole del Papa – sottolinea Caramaschi – sono state di ringraziamento e di riconoscimento, ma anche di sollecitazione a rafforzare quella responsabilità sociale che le cooperative debbono esprimere nella solidarietà e nell’equità, concorrendo a rispondere ai bisogni che esprimono quanti sono coinvolti nell’impresa ma, non di meno, quelli che emergono dal territorio e dalle comunità locali”. 

L’udienza straordinaria per i cent’anni della Confederazione delle Cooperative Italiane è caduta in coincidenza delle celebrazioni del settantesimo di fondazione di Confcooperative Reggio Emilia, costituita in via Guidelli, nel centro cittadino, nel 1949. 

“Dopo settant’anni di presenza, che ha portato Confcooperative a rappresentare 380 cooperative con oltre 50.000 soci e 18.000 occupati – conclude Caramaschi – ci ha particolarmente colpito anche l’invito di Papa Francesco ad esprimere l’ostinazione (“un’ostinazione che non è peccato”, ha detto il Pontefice) a restare umani in un mondo che vuole mercificare ogni cosa”. 

nsr