Il Console Generale di Francia ospite alla Camera di Commercio di Reggio Emilia

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E’ una giornata interamente dedicata ad uno dei Paesi più importanti per le esportazioni reggiane quella che la Camera di Commercio ha programmato per giovedì 2 marzo. Nella sede camerale, infatti, a partire dalle 10,30, saranno approfonditi diversi aspetti riguardanti le possibili opportunità di incremento degli scambi commerciali con la Francia, Paese che si colloca al secondo posto nella graduatoria delle nazioni che vantano le più intense relazioni con le imprese e l’economia reggiana.

Anche nel 2022 – sottolinea il Commissario straordinario della Camera di Commercio, Stefano Landi – le nostre esportazioni verso la Francia sono sensibilmente aumentate, portandosi a oltre 1,2 miliardi di euro; contemporaneamente, abbiamo importato dalla Francia merci per 366 milioni di euro e, in entrambi i casi, abbiamo registrato un aumento attorno al 20%”. Complessivamente – prosegue Landi – la Francia vale un quarto delle nostre esportazioni in Europa, dove è preceduta soltanto dalla Germania“. “Per questo – osserva Landi – siamo particolarmente lieti ed onorati di poter ospitare il Console generale di Francia a Milano, Francois Revardeaux , insieme a diversi esponenti della Camera di commercio francese in Italia e ad altri esperti che ci consentiranno di approfondire il quadro economico del Paese d’oltrAlpe e le opportunità di business per le nostre imprese, ma anche altri aspetti importanti legati alla fiscalità e agli incentivi riguardanti le imprese francesi“.

Nel corso dei lavori, la Camera di Commercio di Reggio Emilia presenterà anche il proprio specifico progetto – che si realizzerà nelle prossime settimane – dedicato alla ricerca di partner, da parte delle imprese reggiane, nel paese transalpino.

Gli scambi con la Francia, come si diceva, sono particolarmente intensi, e le esportazioni reggiane vedono al primo posto i macchinari, con un export pari a 342 milioni di euro; a seguire, materie plastiche e articoli in gomma con 243 milioni di euro, i prodotti in metallo (212 milioni di euro) e i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori che, salendo ad un valore di 206 milioni nel 2022, sono quelli che hanno registrato il maggior incremento percentuale (quasi l’80% in più).