Il consigliere Pd Braghiroli e l’entusiasmo politico di un giovane. La speranza? Che non cambi

Il fatto: lunedì 9 settembre 2019 in Consiglio Comunale a Reggio Emilia si è discusso il delicato tema dello spaccio di droghe nelle scuole superiori reggiane e del progetto “Scuole sicure” a seguito di una mozione presentata dal Consigliere Pd Dario De Lucia per un’ulteriore distribuzione dei fondi.

Sul tema è intervenuto il più giovane Consigliere comunale (Pd) Matteo Braghiroli, 20 anni e tanto entusiasmo, che durante il suo intervento circa i blitz antidroga delle forze dell’ordine nelle scuole, ha dichiarato: “Gli studenti ricevono delle soffiate dai professori o dai presidi… ne hanno un ritorno: se quel giorno si trova poca droga o non se ne trova, risulta che hanno una scuola pulita”.

Claudio Bassi

Immediata la replica del Capogruppo di Forza Italia Claudio Bassi, avvocato 70enne che siede in Sala Tricolore da tanti anni, a parte una parentesi come Presidente della Circoscrizione Centro Storico: per Bassi quanto dichiarato dal giovane Braghiroli andava denunciato alle autorità competenti, ma non dallo stesso Bassi, come sarebbe in sua facoltà, quanto dal Sindaco Vecchi.

Da lì ne è scaturita una bagarre politica ancora oggi in corso, nonostante Braghiroli abbia subito specificato il senso delle sue parole: “Ho riportato quello che hanno detto alcuni giovani che avevo sentito. Nella mia scuola di cui ero Rappresentante di istituto, il liceo Moro, non ci sono state azioni repressive. Detto questo, penso che la sola repressione non basti, ma che occorra attuare un parallelo lavoro di prevenzione”.

Posto che a nessun preside, né insegnante fa piacere sapere che nella propria scuola circola droga, il ragionamento del giovane Consigliere Pd fila. Non va dimenticato inoltre che è stato eletto per portare istanze, umori e segnalazioni dei cittadini e così ha fatto e sta facendo.

In un momento di profonda crisi politica dei partiti e di allontanamento di buona parte del mondo giovanile, Braghiroli si è candidato alle ultime elezioni amministrative locali sfidando 39 persone di tutto rispetto che correvano nella medesima lista. Il ragazzo si è buttato, lo si vedeva spesso in prima fila sventolare con orgoglio una bandiera, quella del PD, che il candidato alla Presidenza della Regione Bonaccini tende invece a tenere nascosta. Gli osservatori politici più cinici lo consideravano il classico volto pulito da spendere in campagna elettorale per intercettare qualche voto in più nel mondo cattolico e nel mondo giovanile. Ma Matteo Braghiroli è stato eletto e ora, a 20 anni, rappresenta al pari degli altri colleghi che siedono in Sala Tricolore i cittadini reggiani.

L’augurio, a prescindere dalla condivisione o meno di come svolgerà il mandato amministrativo, è che rimanga ciò che è oggi, senza troppi calcoli di convenienza politica quando deve intervenire, portando le istanze e gli umori dei cittadini e dei giovani che l’hanno eletto, con quella freschezza ed entusiasmo tipico dell’età giovanile, entusiasmo che troppo spesso viene massacrato quando si entra nel tritacarne della politica.

Marina Bortolani, @nextstopreggio