Il Comune di Reggio esproprierà le case e lo comunica attraverso i media? Residenti in lacrime. Il video struggente di Scillitani

Non gli importa di essere il Direttore Artistico della manifestazione che ogni anno riscuote sempre più successo “Reggio Film Festival”, né di avere sostenuto la campagna elettorale per Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia, Alessandro Scillitani armato di telecamera ha realizzato un video (ndr, in calce all’articolo) dove dà voce ad alcuni residenti del civico 6 di via Paradisi che hanno appreso della possibile espropriazione della casa dove abitano da 40 anni dai giornali, per un progetto di riqualificazione che gode del contributo di 5,3 milioni di euro da parte della Regione Emilia Romagna (leggi qui).

Stando a quanto raccontano i residenti, a nulla sono valse le richieste di incontri con il Comune di Reggio Emilia, nonostante un Assessore con delega alla “Partecipazione, Quartieri, Città Collaborativa (ndr, ricoperto da Valeria Montanari fino a pochi giorni fa)” e nonostante un Assessore con delega “alla Casa” (Lanfranco De Franco).

Che sia chiaro, l’espropriazione è un istituto giuridico italiano, che permette allo Stato di acquisire una proprietà privata per esigenze di interesse pubblico. Se vi è interesse pubblico quindi è lecito e legittimo, ma proprio nessun incontro preventivo per illustrare, spiegare e comunicare il progetto sentendo cosa ne pensano gli abitanti costretti a cambiare casa dopo 40 anni? “Dicono che i tempi li dettano loro”, ci ha riferito un residente.

Via Paradisi, insieme a via Turri, fa parte di quel quartiere considerato “degradato” della zona stazione. Forse l’idea che sia tale fa presumere che un intervento di riqualificazione gioverebbe a tutti. Ma dal video di Scillitani si vedono appartamenti normali, dignitosi, dove vivono persone dignitose, con una loro storia -dalla pensionata alla libera professionista, al direttore di una scuola per bambini cinesi. Persone che esprimono in modo chiaro il loro desiderio di non voler andar via dopo aver investito ogni anno i propri risparmi per rendere la propria casa più bella, accogliente e sicura.

Mentre tutti fuggivano da quel quartiere, c’è chi vi rimaneva con orgoglio, magari intervenendo pubblicamente alle conferenze stampa organizzate dalle istituzioni, per spiegare quanto fosse comunque bello vivere lì. Addirittura anni fa il Re del Marocco finanziò il campetto da calcio del parco situato proprio in via Paradisi.

Ora le scelte politiche sono cambiate: quelle case non vanno più bene. Sono da buttare giù per ricostruirvene delle altre. Che può anche essere corretto, visto che si parla di interesse pubblico individuato dagli amministratori. Ma almeno un minimo di coinvolgimento con i proprietari di quelle case non avrebbe fatto male. Molte di loro sono persone ragionevoli, comprensive, che da sempre votano centro-sinistra… Ovvio, potranno esserci anche proprietari entusiasti della scelta del Comune, stanchi di avere un appartamento degradato dato in affitto a inquilini che non pagano da troppo tempo, ma l’ascolto dei cittadini, la partecipazione, il coinvolgimento, sono da sempre un mantra di questa amministrazione comunale. Bastava davvero poco.

Alessandro Scillitani

“Ho dato voce ad alcuni abitanti di via Paradisi 6, perché ad oggi nonostante si parli di progetto partecipato tutte le informazioni sono arrivate dalla lettura dei progetti e dalla televisione” ha detto Alessandro Scillitani contattato da NextStopReggio. “Gli abitanti invocano un confronto con il Comune e un coinvolgimento, ma tutto tace. E sono tutti sgomenti come si vede nel video, perché sono mesi che è stato lanciato il progetto a livello mediatico. Certo, complice anche il covid, ma insomma…. Il video dà voce alle persone, senza accusare nessuno, dà voce a chi non è ascoltato, e invoca un diritto minimo essenziale: partecipazione”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio.it