Il caro energia costa al Comune di Reggio Emilia oltre 5 milioni di euro in più

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L’aumento del costo dell’energia incide sul Comune di Reggio Emilia e sull’Istituzione comunale scuole e nidi dell’infanzia complessivamente per oltre 5 milioni di euro in più, rispetto al valore di riferimento del 2019 (ultimo anno pre-Covid utile per un raffronto delle quote consolidate). I contraccolpi del caro bollette – per illuminazione pubblica, illuminazione edifici comunali e scuole (energia elettrica) e gestione calore (gas metano) degli stessi immobili – si abbattono anche sull’Amministrazione comunale oltre che sulle famiglie.

E nei primi cinque mesi del 2022 sono già stati erogati ai nuclei familiari in difficoltà contributi comunali destinati al pagamento delle bollette per oltre la metà del budget di 900.000 euro normalmente previsto per un intero anno.

“Le famiglie reggiane sono fortemente colpite da questa situazione e stiamo rispondendo puntualmente alle richieste di aiuto, ma in autunno, se come prevedibile si avrà un peggioramento, anche l’Amministrazione avrà bisogno di aiuto dal governo per fronteggiare la situazione. Tanto più se, alle criticità patite dai cittadini sulla loro pelle, si aggiunge il costo complessivo dell’energia per far funzionare i servizi e le attività proprie della stessa Amministrazione”, dichiarano il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore a Bilancio e Welfare Daniele Marchi che oggi hanno tenuto una conferenza stampa su questi temi.

A fronte di un trasferimento ministeriale al Comune per aumento dei costi dell’energia ad oggi pari a non più di 480.562 euro, spiegano, “possiamo mettere in campo risorse proprie per circa 4,5 milioni di euro, includendo i circa 1,8 milioni di euro già accantonati per i costi dell’energia, vale a dire buona parte dell’avanzo del Bilancio precedente, ma l’incertezza e la complessità del quadro generale non promettono nulla di buono e lasciano prevedere la necessità risorse ulteriori”.

“E’ escluso un taglio di aiuti e servizi alle famiglie, sarebbe paradossale una riduzione di impegno nel momento di maggior bisogno – concludono Vecchi e Marchi – ma inevitabilmente questo genererà un equilibrio finanziario da monitorare costantemente. Ad oggi i ristori provenienti dallo Stato coprono a malapena il 10% della spesa che stiamo sostenendo e dovremo sostenere. Dal governo serve senz’altro un aiuto maggiore a sostegno degli enti locali e quindi delle famiglie”.

Il sindaco ha poi ribadito, data la problematicità del quadro internazionale, nazionale e appunto locale, la necessità di una continuità del governo Draghi.

ANDAMENTO – Per dare un’idea del trend degli aumenti del costo dell’energia sopportati dal Comune di Reggio Emilia per le proprie necessità, si può osservare l’andamento dal 2018 al 2022:

  • illuminazione pubblica: dai 4.420.000 euro impegnati nel 2018 ai 7.097.000 euro del 2022 con un aumento del 60,57%. Negli anni intermedi ci sono stati incrementi ma senza balzi così significativi: 4.850.000 euro impegnati nel 2019; 4.883.000 nel 2020 e 5.190.000 nel 2021;
  • gestione calore: nel 2018 impegnati 2.128.000 euro; nel 2019 furono 2.325.000 euro; nel 2020 impegnati 2.128.000 euro; cifra invariata per il 2021; nel 2022 impegnati 2.800.000 euro;
  • utenze energia elettrica: nel 2022 previsto un aumento del 124,18% rispetto al 2018. L’andamento è stato il seguente: 2018 impegnati 1.401.071,48 euro; nel 2019 impegnati 1.437.608,78; nel 2020 impegnati 1.202.559,34; nel 2021 impegnati 1.478.994,19 euro; nel 2022 impegnati 3.140.887,19 euro.

Il quadro emerge dallo schema di Variazione di Bilancio estiva proposta dalla giunta comunale e votata oggi dal Consiglio comunale, insieme con la Verifica e salvaguardia degli equilibri di Bilancio 2022.

In particolare, l’andamento del costo dell’energia ha impatto sul Comune di Reggio Emilia, anch’esso consumatore, direttamente su 3 contratti:

  • utenze energia elettrica/gas gestite obbligatoriamente tramite adesione a contratto Consip (la centrale acquisti della Pubblica amministrazione italiana, partecipata al 100% dal ministero dell’Economia e delle Finanze), con un impegno vincolato di 1.715.000 euro;
  • contratto per la gestione illuminazione pubblica, tramite adesione a convenzione Consip, che ad oggi impegna l’Amministrazione comunale per 2 milioni di euro in più sull’annualità 2022 rispetto all’anno precedente;
  • contratto gestione calore, integrato per 660.000 euro.

Il totale delle spese aggiuntive rispetto alle dotazioni di inizio anno per forniture di energia è di 4.375.000 euro solo per i contratti siglati dal Comune; il valore complessivo annuo per il 2022 si porta ora a 13,5 milioni di euro.

I dati precedenti considerano già gli effetti positivi della ri-contrattazione con il fornitore Consip per l’energia destinata all’illuminazione pubblica, al fine di rimodulare costi e risorse, intrapresa da parte di diversi Comuni italiani fra i quali quello di Reggio Emilia.

Sono inoltre necessarie integrazioni al budget previsto per gli organismi partecipati, in parte dovuti alle motivazioni di cui sopra, fra cui 500.000 euro per Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia, 829.000 euro per Asp Città delle Persone, 345.600 euro per Fondazione per lo Sport e 300.000 euro per Fondazione i Teatri.

Se si assommano il fabbisogno del Comune e quello delle partecipate, ha sottolineato Marchi, circa il 93% delle risorse è assorbito dal caro energia, in una manovra del valore complessivo di circa 7 milioni di euro, ‘coperti’ all’80% dall’avanzo di Bilancio dello scorso anno e circa il 20% prevalentemente da trasferimenti vincolati.

INVESTIMENTI – Sul piano investimenti, vengono recepiti i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per quanto riguarda i finanziamenti governativi per il Welfare, assegnati dal governo al Comune di Reggio Emilia.

In dettaglio:

  • 2.460.000 euro per la riconversione e riqualificazione di strutture residenziali, adattamento e dotazione tecnologica degli spazi abitativi: appartamenti protetti Le Mimose in via Guinizzelli e presso la Cra I Girasoli in via Zambonini;
  • 300.000 euro per realizzazione di abitazioni per gruppi di persone con disabilità e predisposizione di strumenti e tecnologie di domotica e interazione a distanza presso un immobile in via Mazzini;
  • 300.000 euro per la realizzazione di abitazioni per gruppi di persone con disabilità e predisposizione di strumenti e tecnologie di domotica presso un immobile di Quattro Castella (finanziamento per altro Comune, incluso nel bando di cui Reggio Emilia era capofila);
  • 500.000 euro per la riconversione di strutture di accoglienza in mini alloggi con spazi e servizi comuni presso un immobile di via Dalmazia;
  • 910.000 euro per la realizzazione di centri servizi per persone che vivono una marginalità anche estrema e senza dimora presso un immobile di via Kennedy.

Viene inoltre riallocato il finanziamento per efficientamento energetico pari a 210.000 euro a vantaggio dell’efficientamento degli impianti di illuminazione di attraversamenti pedonali e contestuale riqualificazione ai fini della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, ed inserito il progetto ministeriale “Bevi, guida, perdi” pari 115.000 euro per attività di prevenzione e repressione di comportamenti illeciti nell’ambito della sicurezza stradale.

Per quanto riguarda gli Equilibri di Bilancio, non sono state rilevate criticità sul piano creditizio. Non sono emersi debiti fuori Bilancio privi di finanziamento.

E’ presente liquidità sufficiente per garantire pagamenti nei tempi contrattuali anche nel primo trimestre 2022 (tempi di pagamento inferiori a 8 giorni) e si è scelto di rimodulare il quadro degli investimenti in un momento successivo, coerentemente con la redazione del nuovo Piano lavori pubblici da approvare ad ottobre, e agli esiti delle ultime candidature di opere a bandi nazionali Pnrr.

Come già evidenziato, è emersa infine la necessità di applicare quota parte dell’avanzo di amministrazione 2021 per fronteggiare i costi dell’energia e della pandemia mentre non si sono rilevate criticità di rilievo circa le entrate patrimoniali e tributarie che vengono pertanto quasi integralmente confermate.