Idranti, Fossa (Alleanza Civica): “Una tassa sul tubo. Ecco come il PD ‘frega’ cittadini e imprese”

Il conflitto d’interessi che politicamente investe le Amministrazioni locali in seno alle multiutilities, fa si che allo stesso tempo esse si trovino ad affidare i servizi ad una società da loro partecipata dalla quale trarre un utile da ripartire. Il conto lo pagano cittadini ed imprese.

Politicamente questa perversa situazione sembra apparire anche nella gestione delle tariffe che regolano le cosiddette “bocche antincendio” (idranti).

Premessa

Il Consiglio locale di Reggio Emilia dell’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR) composto dai Sindaci della provincia con propria delibera CLPC/2018/7 del 30/11/2018 ha emanato le nuove tariffe del servizio idrico integrato.Tra queste quelle relative alle cosiddette “bocche antincendio”, il cui canone è motivato dalla fornitura di una potenza idraulica impegnata teorica e da costi di gestione tutti da dimostrare, in quanto come noto, la realizzazione, gestione e manutenzione degli impianti antincendio è totalmente a carico degli utenti.

Tale canone è applicato in ragione del diametro della tubazione di allaccio con costi enormemente differenti in ragione dell’ente erogatore (IREN o HERA) o della provincia territorialmente competente così come risulta dalla sottostante tabella esplicativa in cui sono riportate le provincie di Reggio Emilia e Modena rispettivamente sotto gestione IREN ed HERA.

Modalità di calcolo della quota fissa antincendio.

Nelle premesse della delibera è scritto che si è voluto superare la precedente tariffazione, basata sul numero degli apparecchi antincendiopresenti, per introdurre una quota fissa calcolata in funzione del diametro del contatore o della condotta pubblica di allaccio per l’alimentazione del sistema antincendio.

Nella provincia di Modena tale diametro dipende dal contatore mentre nella provincia di Reggio Emilia il diametro viene calcolato sulla base di una moltiplicazione (algoritmo) basata sul numero apparecchi utilizzatori e della loro portata oraria il cui risultato comporta un ipotetico consumo di acqua da cui, secondo una tabella allegata alla delibera, si ottiene il valore del diametro del tubo ed il relativo canone da pagare partendo dai seguenti dati di base:

Modalità di calcolo della quota fissa antincendio.

Nelle premesse della delibera è scritto che si è voluto superare la precedente tariffazione, basata sul numero degli apparecchi antincendiopresenti, per introdurre una quota fissa calcolata in funzione del diametro del contatore o della condotta pubblica di allaccio per l’alimentazione del sistema antincendio.

Nella provincia di Modena tale diametro dipende dal contatore mentre nella provincia di Reggio Emilia il diametro viene calcolato sulla base di una moltiplicazione (algoritmo) basata sul numero apparecchi utilizzatori e della loro portata oraria il cui risultato comporta un ipotetico consumo di acqua da cui, secondo una tabella allegata alla delibera, si ottiene il valore del diametro del tubo ed il relativo canone da pagare partendo dai seguenti dati di base:

norma tecnica vigente

La norma tecnica vigente, relativa al calcolo delle prestazioni idrauliche che devono garantire gli impianti di estinzioni incendi, è regolamentata dalla norma Uni 10779 che, sostanzialmente, prevede due tipologie di impianto in ragione del numero degli idranti che debbono essere contemporaneamente in funzione ed in particolare:

  • il livello 1 che prevede due idrantiUNI 45/mm contemporaneamente in funzione
  • il livello 2 che prevede tre idranti UNI 45/mm contemporaneamente in funzione

Ogni livello prevede inoltre la presenza di un attacco autopompa UNI 70/mm che però non eroga acqua, ma serve solo ed unicamente ai VVF per mettere in pressione la rete antincendio e pertanto non dovrebbe essere considerato nel calcolo del consumo cosa che, al contrario, viene fatto da IREN e che comporta un aggravio della tariffa.

la fregatura che, politicamente, viene data ai cittadini

La formula di calcolo adottata da ATERSIR, e fatta propria da IREN, prevede un ipotetico consumo derivante dal contemporaneo funzionamento di tutti gli idranti presenti più l’attacco UNI 70/mm che, da solo, comporta un teorico, quanto impossibile, consumo di 18,00 mc./h, dal che deriva una potenzia idraulica impegnata di mc/h di acqua superdimensionata rispetto alle reali capacità idrauliche in quanto le reti antincendio, essendo calcolate per le prestazioni idrauliche sopra richiamate, non sono dimensionate per garantire contemporaneo funzionamento di un numero superiore di apparecchi.

Quantosi dovrebbe pagare

Se venisse applicato il pagamento del canone secondo l’effettiva potenza idraulica impegnata capacità della rete antincendio il consumo di acqua ed il relativo canone, comunque superiore a quello applicato a Modena sarebbe il seguente:

Cosa ci fanno effettivamente pagare

Utilizzando il metodo di pagamento non già della reale capacità dell’impianto ma solo ed unicamente in funzione del calcolomatematicointrodotto dalla delibera ATERSIR il costo che i cittadini e le imprese reggiane debbono subire comporta aumento in modo considerevole e la differenzadiventa ancora più eclatante se questo costo paragonato a quantoavviene a Modena così come dalla seguente tabella:

Cosa fare ora?

L’impegno politico di Alleanza Civica e del candidato Sindaco Cinzia Rubertelli è quello di intervenire, fin da subito, affinché il consiglio locale di ATERSIR modifichi la propria delibera applicando la valutazione del canone in ragione dell’effettiva portata dell’impianto e non già a quella risultante dal calcolo matematico che viene ora applicato.

In secondo luogo l’impegno sarà rivolto a modificare la delibera per uniformarla a quella della vicina Modena.

In ultima analisi l’impegno è di verificare che situazioni simili non si stiano verificando anche con l’applicazione delle altre tariffe per i servizi affidati ad Iren.

Nel frattempo si invitano le associazioni di categoria, gli amministratori condominiali e quanti altri siano interessati a richiedere ad IREN la revisione del calcolo dei consumi, così come previsto nella delibera, scorporando i 18,00 mc derivanti dall’idrante UNI 70/ in modo da ridurre, se non dimezzando in molti casi, i costi.

Cinzia Rubertelli – candidato Sindaco Alleanza Civica
Gabriele Fossa – candidato Consiglio comunale Alleanza Civica
Giacomo Giovannini – candidato Consiglio comunale Alleanza Civica