Identificato e denunciato l’autore della svastica di piazza Popol Giost: è un 35enne reggiano

Il 27 settembre scorso, a pochi giorni dalla riapertura della Piazza del Popol Giost, spazio appena riqualificato dal Comune di Reggio Emilia, la sede stradale della area adiacente a via Roma era stata imbrattata col simbolo della svastica.
Ignoti avevano inciso il nefasto emblema nazista all’interno di un cerchio ornamentale di colore rosso posizionato sul manto stradale del piazzale. Il gesto ha suscitato una vasta eco mediatica, poiché la risistemazione dello spazio urbano era stata da poco ultimata con un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale.

Grazie all’opera di alcuni studenti e dei cittadini residenti nel quartiere, lo spazio è stato subito ripulito.

Appena dopo il fatto, sono state avviate immediatamente opportune e minuziose indagini da parte del personale di Polizia della DIGOS della Questura di Reggio Emilia.
Partendo dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza cittadina della zona, gli investigatori sono risaliti all’azione furtiva di un uomo colto nell’atto di imbrattare per poi allontanarsi di tutta fretta.

I riscontri successivi hanno permesso al personale di polizia della DIGOS di identificare l’uomo, un cittadino Reggiano classe 85, residente in città, pregiudicato per resistenza a pubblico ufficiale, usurpazione di funzioni pubbliche e violenza privata, seguito tra l’altro dai servizi sociali.
Questa mattina, su delega dell’Autorità Giudiziaria, gli Agenti della Digos hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare nei confronti dell’uomo che ha portato al sequestro di indumenti dai quali si è potuto evincere il suo diretto coinvolgimento nel gesto.

Il 35enne ha rilasciato poi spontanee dichiarazioni che non hanno però fornito elementi utili alla comprensione delle ragioni del gesto. A suo dire, sarebbe stato mosso da uno stato improvviso d’ansia e dalla necessità di trovare uno sfogo per calmarla mettendo in atto la deturpazione del luogo appena restituito alla cittadinanza. Ha inoltre affermato di fare uso di psicofarmaci.  Nella casa, non sono stati rinvenuti simboli, oggetti, né altri elementi riconducibili alla sua appartenenza a gruppi di estrema destra.