“I voti del Popolo della Famiglia saranno decisivi”. Adinolfi chiude a San Martino in Rio la campagna elettorale

Sala affollatissima a San Martino in Rio per ascoltare l’ultimo comizio della campagna elettorale di Mario Adinolfi per il Popolo della Famiglia. Adinolfi ha scelto proprio la provincia di Reggio Emilia per l’ultimo atto della lista del PdF, attorniato da tutti i suoi candidati in cui spicca la presenza femminile. Introdotto dal coordinatore per l’Emilia Romagna, Mirko De Carli, Adinolfi ha parlato per più di un’ora tra gli applausi dei suoi sostenitori: “Bisogna lavorare ventre a terra nelle ore che restano di questa campagna elettorale per portare più voti possibili alla lista del Popolo della Famiglia.

Attenti, questo è un testa a testa. In Emilia Romagna produrremo il cambiamento che vogliamo, porteremo al governo finalmente una donna, se il PdF sarà forte. Batteremo Bonaccini e il suo potere fortissimo oltre che stratificato con i voti decisivi del PdF, quelli che raccoglieremo in queste ore. Il nostro vascello pirata è agile abbastanza per determinare la vittoria in questa battaglia combattuta tra corazzate. Saranno i nostri voti, i voti dati a una lista che nel simbolo non ha nomi di politici, ma il disegno di una mamma e di un papà che tengono per mano i loro figli, a determinare il cambiamento in Emilia Romagna e nel Paese”.

Il presidente nazionale del Popolo della Famiglia ha poi sciorinato tutti i temi programmatici per cui è diventato più che noto nel panorama politico: reddito di maternità alle donne che si dedicano alla cura dei figli, contrasto all’aborto e all’eutanasia, sostegno alle famiglie nascenti e all’impresa familiare, commerciale e artigianale.

Ha polemicamente attaccato “le sinistre che dicono che Bibbiano è stato un raffreddore” ricordando di aver scelto come luogo di chiusura della sua campagna elettorale proprio San Martino in Rio perché a metà strada nelle province di Reggio Emilia e Modena “perché Bibbiano è figlia del veleno di Massa Finalese, del fatto che chi ha strappato 16 figli dai luoghi di potere di Mirandola non ha mai pagato ed ha continuato a far del male in nome di un’ideologia antifamilista che ha prodotto orrore, altro che raffreddore”.

Ultimo attacco a Bonaccini da parte di Adinolfi, la questione del Nipt: “Il 15 gennaio 2020 Bonaccini ha avviato sul territorio della provincia di Bologna la sperimentazione del Nipt gratuito per tutte le donne gravide. Il Nipt attraverso una goccia di sangue individua le alterazioni cromosomiche dei nascituri, costerebbe 1.200 euro e Bonaccini ha reso il test gratuito. Qual è la finalità di questo test? Individuare i bambini con trisomia 21. E una volta individuati che succede? Semplice, vengono abortiti. Il Nipt gratuito costerà decine di milioni di euro ai contribuenti emiliano-romagnoli e la sua finalità è lo sterminio dei bambini down prima della nascita. Bonaccini ha detto che se vincerà estenderà il Nipt gratuito a tutta l’Emilia Romagna. Ecco, questa è per me la principale ragione per batterlo e eleggere con i voti del Popolo della Famiglia alla presidenza della Regione Emilia Romagna la brava Lucia Borgonzoni”.

Adinolfi ha concluso la serata ringraziando Sinisa Mihajlovic per il coraggio dimostrato nel compiere una scelta di campo “che molti nella sua condizione avrebbero evitato di fare” offrendo la solidarietà del PdF per gli insulti violenti che hanno raggiunto l’allenatore serbo sul web. Le ultime parole del comizio del leader del Popolo della Famiglia sono state dedicate alla crisi del M5S: “Meno di due anni fa presero in Emilia Romagna il 27.5%, domenica prossima pronostico che il loro candidato starà sotto al 5%, le dimissioni di Di Maio sono il sintomo della loro dissoluzione. Ci sono centinaia di migliaia di votanti, molti cattolici come noi, che cercano casa: offriamo loro l’opzione cristianamente ispirata del Popolo della Famiglia”.

Cristina Gualazzi