I Lions per le persone in difficoltà: donate carte prepagate alla mensa dei Cappuccini per acquisti al Conad

Padre Lorenzo Volpe e Fabrizio Sevardi con i volontari della Mensa dei Cappuccini intenti a preparare la cena quotidiana per le persone in situazione di difficoltà

L’attenzione e la sensibilità dei Lions Club reggiani per le persone e le famiglie in situazione di disagio si è concretizzata ancora una volta in un service di particolar importanza, indirizzato alla Mensa cittadina dei Padri Cappuccini.
A seguito del Lions Day dello scorso anno lionistico sono state consegnate alle Zone 10 e 11, corrispondenti ai Lions e Leo Club di Reggio Emilia e provincia, ventuno carte prepagate Conad del valore di cinquanta euro ciascuna per un totale di 1.050 euro.

Nella riunione delle due Zone, su proposta dei rispettivi presidenti Fabrizio Sevardi e Domenico Scalabrini, i presidenti e i segretari dei Club hanno deliberato all’unanimità di destinare l’intero pacchetto ai Cappuccini reggiani.

Fabrizio Servardi, presidente della Zona 10, consegna a padre Lorenzo Volpe, superiore del convento reggiano dei Cappuccini, le carte prepagate Conad

Lunedì 15 novembre Fabrizio Sevardi, presidente della Zona 10, a nome anche di Domenico Scalabrini, presidente della Zona 11, ha consegnato a Padre Lorenzo Volpe, superiore del Convento di Via Ferrari Bonini, le 21 carte prepagate a sostegno della benemerita Mensa che i religiosi gestiscono da anni.

Padre Volpe ha avuto parole di vivo ringraziamento per il dono dei Lions reggiani: “una provvidenza” – l’ha definito – in questo momento in cui tante e urgenti sono le necessità. Ogni giorno, infatti, la Mensa dei Cappuccini distribuisce la cena a una settantina di persone – italiane e non – in condizioni di difficoltà. Inoltre, soprattutto a seguito della pandemia, ogni settimana è consegnato un pacco di generi alimentari a famiglie in situazioni disagiate.

Un’iniziativa questa delle Zone 10 e 11 che ben declina in gesti concreti di generosità il motto dei Lions “We serve”, cioè: noi serviamo.

Giuseppe Adriano Rossi