Indagine su dirigenti e funzionari comunali, i Gruppi di Maggioranza: “I dirigenti coinvolti sapranno chiarire gli addebiti loro mossi”

“L’inchiesta su sette fra dirigenti e dipendenti in forza al Comune è giunta all’atto di conclusione indagini. Era un passaggio atteso, così come la procedura prevede altri passaggi, da protocollo, che riguarderanno le eventuali memorie e interrogatori di garanzia, le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione, l’udienza davanti al Giudice per le indagini preliminari e successivamente l’eventuale processo per alcuni o tutti loro. Prendiamo nota che le ipotesi di reato di corruzione, configurate nel documento diffuso oggi dai mezzi di informazione, riguardano situazioni e circostanze non inerenti all’attività del Municipio.

Credere nella giustizia significa al tempo stesso rispettare questo iter, il lavoro della magistratura e il procedimento in corso, e non di meno rispettare e difendere il diritto alla difesa di chi oggi è indagato – nemmeno imputato, per inciso – ed avrà comunque, qualora chiamato a chiarire in un’aula di tribunale, il diritto (appunto) di esporre le propria versione dei fatti, la propria ricostruzione. Emettere sentenze fuori dalle sedi proprie, condannare a priori, dare in pasto all’opinione pubblica “mostri” è diventato il modus operandi di certa politica e di certa parte della società più avvezza alla gogna, a processi sommari, che non alla ricerca della verità e della giustizia attraverso i codici e gli strumenti che lo stato repubblicano garantisce a tutti, nessuno escluso.

Per la conoscenza che abbiamo del tipo di lavoro che stanno svolgendo e per le modalità con le quali li abbiamo visti operare siamo fiduciosi che le persone coinvolte sapranno chiarire gli addebiti loro mossi. Che sia chiaro: se alla fine verrà dimostrato che qualcuno ha sbagliato è giusto che il giudice commini le sanzioni conseguenti, ma i processi politici sono la reminiscenza delle peggiori dittature. L’opposizione in Consiglio comunale che in queste ore cavalca indistintamente notizie di cronaca su sette persone su ventisei totali, facendo “di tutta l’erba un fascio”, chiedendo provvedimenti preventivi ed esemplari a prescindere, facendo la propria parte nell’ingenerare l’opinione che siano già colpevoli quando ancora non si sa neanche se andranno a processo sta contribuendo a massacrare mediaticamente lavoratori e dipendenti.

Poco importa se poi queste persone dovessero essere assolte, o addirittura archiviate: il giudizio su di loro è già stato emesso, la condanna è insita nel pubblico ludibrio a cui vengono esposti, i loro nomi e le loro facce messi in piazza. Chi ridarà a queste persone la dignità pubblica che oggi viene messa in dubbio, qualora venissero proclamati innocenti? Lo sappiamo bene: nessuno. Il tritacarne avrà fatto il proprio corso e la notizia del giorno dopo sarà, nel caso, certamente un’altra. A questo tipo di dinamica politico-mediatica che cavalca i peggiori istinti, massacra e riduce tutto a una questione di occasione per guadagnare qualche consenso, prescindendo dal merito delle questioni, ignorando le garanzie costituzionali, noi non ci stiamo”.

Gruppo Pd in consiglio comunale
Gruppo Immagina Reggio in consiglio comunale
Gruppo Reggio è in consiglio comunale
Gruppo Più Europa in consiglio comunale