Green Pass nei luoghi di lavoro: l’incontro di Cgil, Cisl e Uil in Prefettura. “Si garantiscano i tamponi per chi non si vaccina”

Nel tardo pomeriggio di ieri Cgil Cisl e Uil hanno incontrato l’Asl e la Prefettura in merito alla recentissima andata a regime nei luoghi di lavoro dell’obbligo di green pass.

Le Organizzazioni Sindacali si erano immediatamente attivate per avere un tavolo di confronto per affrontare la “fase uno” dell’applicazione di una normativa ancora per molti aspetti non chiara.
“ Abbiamo chiesto che venga data piena applicazione al decreto e pertanto farmacie e ambulatori medici debbono essere messi nelle condizioni di garantire i tamponi a chi ne farà richiesta, senza che ciò si traduca in ulteriori oneri per farmacisti e operatori sanitari.
Siamo convintamente a favore dei vaccini, promuoviamo la vaccinazione come unico strumento per sconfiggere il COVID, ma non intendiamo lasciare indietro nessuno e se c’è una legge che prevede che col tampone negativo si possa accedere ai posti di lavoro, i tamponi debbono essere garantiti .” Dichiarano le tre Segreterie.

La Prefetta si è impegnata ad effettuare una verifica delle eventuali criticità sul territorio e fornirne successivamente un riscontro.
“Abbiamo colto l’occasione “ continuano i tre Segretari “per evidenziare i principali punti controversi della normativa chiedendo alla Prefettura di farsi portatrice al Governo delle nostre osservazioni.
Tra questi, il presunto obbligo per i lavoratori sprovvisti di green pass di presentarsi ogni giorno comunque sul luogo di lavoro, che per noi non ha senso”.

L’ ASL ha infine fornito un dato aggiornato sulle vaccinazioni a Reggio Emilia e Provincia: l’ 87,5% dei residenti ha all’oggi avuto almeno una dose.
12.500 sono invece le persone che hanno già ricevuto la terza dose.
Il 12,5 % della popolazione reggiana che non si è ancora vaccinata è pari a circa 54.000 unità, presumibilmente, in larga parte, si tratta di lavoratori.
Un dato non certo trascurabile, che dovrebbe portare tutti gli attori coinvolti a garantire con responsabilità la piena applicazione di quanto previsto dalla legge, anche alfine di evitare ulteriori motivi di tensione nei luoghi di lavoro.