Gli asini al tempo del Covid: adozione a distanza per sopravvivere alla crisi economica causata dalla pandemia

È ormai passato un anno dall’ultima passeggiata in centro a Reggio Emilia per i tanto amati asinelli reggiani.
Ed è proprio il caso di dire che la pandemia ha “sbarrato” strade e sentieri, lasciando nel recinto la banda di animali più simpatica e conosciuta della città. 
Se la mancanza di attività  ha lasciato  tanti bambini “orfani” di momenti di attività ludico ricreativa e di esplorazione ambientale, le problematiche legate alla situazione esplosa a inizio 2019 hanno creato notevoli difficoltà a Massimo Montanari e Eugenia Dallaglio guide,  animatori  e proprietari dei sedici  asini e due muli che tanti reggiani conoscono e sono abituati ad accarezzare nei numerosi incontri.
La gestione degli animali, l’approvvigionamento di fieno, le cure sanitarie e veterinarie sono voci di spesa da sempre  appianate con il ricavo dalle iniziative svolte.
Il Covid ha interrotto quella catena di contatti umani ma anche economici che permettono a l’Asineria didattica Asini di Reggio Emilia di fare quadrare il bilancio attraverso l’attività lavorativa.
L’attività dell’asineria è basata sulle attività turistico ricreative con ospiti da ogni parte d’Italia che raggiungono la nostra città per vivere l’esperienza delle vacanze naturalistiche a piedi, in compagnia di questi animali, ma soprattutto a mancare  è l’attività con le scuole dell’infanzia e primarie che è sempre stato un fattore di rilevante importanza e che da mesi non è più stato possibile effettuare.
La quarantena forzata che attanaglia da mesi le imprese è un macigno pesante da rimuovere; Massimo e Eugenia hanno reagito costruendo con la fantasia percorsi diversi per portare acqua al mulino degli asini. Già a primavera del 2020 è stata lanciata l’iniziativa “abbiamo poche balle” una raccolta di rotoballe di fieno per l’alimentazione degli asini, una catena di solidarietà che ha toccato i cuori delle persone . Sono state donate 80 rotoballe di fieno che hanno permesso di sfamare gli animali per almeno  nove  mesi. A Novembre scorso è partita la campagna dal titolo un po’ provocatorio “Con la cultura si mangia e mangiano anche gli asini” allargando l’idea della biblioteca viaggiante a dorso d’asino con cui da anni i nostri animatori asinini  propongono iniziative dedicate alla bellezza della lettura da cui  è’ stata creata la casa editrice  ” Ciucodoro” che si occupa di pubblicare i libri scritti da Massimo Montanari con l’intento di diffondere storie collegate e ispirate all’asino (il primo libro  è stato edito a dicembre, una divertente storia “L’asino di Medardo” )  il ricavato delle vendite va a coprire le spese per il mantenimento degli asini.
Ultima iniziativa in ordine di tempo cominciata a Gennaio 2021 è L’adozione di un asino.
L’idea di fare adottare un asino alle famiglie che frequentano l’attività dell’asineria è stata decisa dopo richieste provenienti da persone che abitano lontano e che sentono la mancanza del contatto con questi animali venendo meno le iniziative e vista l’impossibilità di raggiungere Reggio Emilia.
E’ un atto d’amore verso una creatura speciale perché crea un legame fra l’asino e la persona che si prende cura di lui.  Perché l’adozione costruisce la nascita di un forte legame relazionale con bambino/adulto e asino, permette un avvicinamento fisico all’animale ed un’esperienza tattile positiva. Stimola l’adottante a mettere in relazione i propri comportamenti con quelli dell’animale e a prendersene cura. 
A chi sceglie di adottare un asino, viene donato un attestato di adozione con la foto dell’asinello;  la possibilità di visite gratuite  al proprio animale scelto, newsletter personali periodiche  che raccontano la storia, curiosità e attività dell’asinello; omaggi per tutta la famiglia per la partecipazione ad  eventi a scelta nelle passeggiate domenicali
L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo, numerose famiglie residenti anche  in altre regioni hanno già aderito e versato la quota di sostenimento. 
Un successo nazionale che valorizza ancor di più il percorso che questa realtà cittadina ha intrapreso in un più ampio discorso di relazione con gli animali.
In conclusione  nonostante le difficoltà, l’asineria di Reggio Emilia continua a raccogliere consensi e aiuti economici dal proprio pubblico, nella speranza che gli asini tornino al più presto tra le persone, o forse è meglio dire  ” che le persone tornino al più presto insieme agli asini”.