“Giusto ricordare l’esordio al Valli del modenese Pavarotti, ma si onori anche il reggiano Tagliavini”, di Marco Eboli (FdI)

Penso sia giusto e doveroso ricordare l’esordio di 60 anni fa di Luciano Pavarotti, al Teatro Municipale “R. Valli”, del modenese che inizierà la sua splendida carriera nella vicina Reggio, con la quale oltre alla contesa della Secchia rapita, unisce le due città l’essere state entrambe governare dal Ducato Estense, salvo poi, affrancarsere, i reggiani, nel 1797, con la Repubblica Cispadana.

Di fronte a tali celebrazioni, da Reggiano, e non per semplice spirito di campanile, mi chiedo perché, nei ultimi 37 anni, il tempo trascorso dal mio ingresso in Sala Tricolore, da Consigliere comunale, ad oggi, le Giunte di sinistra che si sono succedute, non hanno voluto mai celebrare degnamente, con un evento dedicato, il Reggiano Ferruccio Tagliavini, tenore di fama internazionale, al pari di Pavarotti.

Marco Eboli

Si è sempre in tempo, non avendolo mai fatto, recuperare, se vi sarà la volontà politica, la sensibilità culturale e l’amore dei nostri simboli identitari.
Per fortuna, si tiene il festival dei quartetti d’archi dedicato al Reggiano Borciani, ma, ricordo, nel centenario dalla nascita, del concittadino, il famoso pittore Fontanesi, fu Torino, città ove morì, a dedicargli una mostra antologica.
Solo di recente, se non ricordo male, anche la nostra città, gli ha dedicato un evento.

Ebbene, ciò che da cittadino mi aspetto, da chi ci amministra, è un recupero della memoria storica della città, attraverso la valorizzazione dei concittadini illustri, colpevolmente dimenticati. La speranza è l’ultima a morire”.

Marco Eboli, Portavoce Fratelli d’Italia Comune di Reggio Emilia