Giovane Fotografia Italiana: Giulia Mangione è la vincitrice del premio Luigi Ghirri

Tantissimi giovani amanti della fotografia, professionisti e operatori del settore si sono  riuniti domenica mattina (30 aprile) a Palazzo dei Musei, in occasione della terza giornata inaugurale della mostra Appartenenza di Giovane Fotografia Italiana #10, che raccoglie, per la cura Ilaria Campioli e Daniele De Luigi,  i progetti fotografici di Eleonora Agostini, Andrea Camiolo, Sofiya Chotyrbok, Davide Degano, Carlo Lombardi, Giulia Mangione ed Eleonora Paciullo, per assistere all’assegnazione del prestigioso premio dedicato a Luigi Ghirri in virtù del rapporto con la città di Reggio Emilia e della collaborazione di Giovane Fotografia Italiana con gli Eredi Luigi Ghirri. Il premio del valore di 4000€, comprende anche la prestigiosa opportunità di presentare una mostra personale negli spazi di Triennale Milano, una tra le più più importanti partnership avviate da Giovane Fotografia Italiana.

Alla premiazione hanno partecipato Annalisa Rabitti, Assessora a cultura e marketing territoriale;  Chiara Bobbio, segretaria nazionale GAI. Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani; i curatori,  Davide Goldoni, direttore Regionale Parma-Emilia Est di Crédit Agricole Italia in qualità di cultural partner, Fausto Papa, amministratore delegato di Reire srl, che accompagna il progetto sin dai suoi esordi, Francesco Di Lella, direttore Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma.

“Giovane Fotografia Italiana  – afferma l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti – è un progetto del comune di Reggio Emilia che sta diventando sempre di più il trampolino di lancio privilegiato da tanti fotografi talentuosi. La promozione e la valorizzazione dei giovani è da sempre compito dell’amministrazione e attraverso questi progetti ci impegniamo a portarla avanti. La mostra da quest’anno ha una casa nuova, si sposta a Palazzo dei Musei e il Premio Luigi Ghirri viene consegnato nello stesso luogo in cui ora si trovano alcune delle sue opere. Questo non è scontato, anzi è molto in linea con le idee in cui Ghirri credeva, dal suo spirito di lavoro propenso alla collaborazione, fino alla dedizione ai giovani. Ringrazio i curatori che mettono sempre tanto impegno e passione in questo progetto a cui noi diamo sempre più valore perché ci aiuta ogni anno a farci domande e a trovare risposte”.

La giuria composta da Lorenza Bravetta (curatrice fotografia, cinema e new media Triennale Milano), Paola Di Bello (artista), Francesca Lazzarini (curatrice indipendente), Adele Ghirri (Eredi Luigi Ghirri) e Walter Guadagnini (direzione Fotografia Europea) ha decretato vincitrice del Premio Luigi Ghirri Giulia Mangione (Firenze, 1987), che vive e lavora a Oslo, con la seguente motivazione: “per la solidità della ricerca, per la qualità fotografica del lavoro, e per aver indagato il tema dell’appartenenza in relazione al sentimento della fine”.

The Fall presenta una serie di fotografie che guardano ai miti popolari attorno al tema dell’Apocalisse e le teorie del complotto ad essa associate. Il progetto intende anche osservare come l’appartenenza a una comunità o a un culto religioso possa far sentire le persone più sicure e protette da ciò che temono possa accadere.

Da La Palma nelle Isole Canarie, agli Stati Uniti e all’isola greca di Patmos, dove è stato scritto il Libro dell’Apocalisse, la Mangione indaga come la società si prepara ad affrontare eventi potenzialmente catastrofici.

Incontri casuali con strani uomini alla ricerca dell’anello nuziale perduto dalla loro madre in mezzo a un deserto, sopravvissuti, preppers, culti religiosi e persone che abitano nei bunker. Ogni visita è documentata da una serie di ritratti fotografici accompagnati da un racconto costruito con interviste, registrazioni sul campo, appunti di viaggio.

Giulia Mangione (1987) vive e lavora a Oslo, in Norvegia, utilizzando fotografia, video e scrittura per esplorare il concetto di identità e appartenenza. Dopo un master in letteratura presso la Goldsmiths University of London, ha conseguito un master in Fine Arts alla Art Academy di Bergen e un diploma in Advanced Visual Storytelling alla Danish School of Media and Journalism di Århus. Il suo libro Halfway Mountain (Journal, 2018) è stato selezionato per il Prix du Livre a Les Rencontres d’Arles e nominato per il MACK First Book Award. Ha esposto il suo lavoro in musei e gallerie, fra cui International Center of Photography di New York, Musée de l’Élysée di Losanna, Foto-Forum di Bolzano, Fotogalleriet di Oslo e Bergen Kunsthall.

Inoltre è stata attribuita la menzione speciale “Nuove Traiettorie. GFI a Stoccolma” promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, che offre la possibilità a uno tra i finalisti di svolgere una residenza d’artista nella capitale svedese e realizzare una mostra a cura dello stesso Istituto, a Eleonora Agostini (Mirano, VE, 1991, vive a Londra) per A Study on Waitressing, progetto che esamina i fenomeni di auto rappresentazione basandosi sull’ immagine romanzata della cameriera attraverso la figura della madre dell’artista.

A queste importanti opportunità si è aggiunta una sorpresa: l’ ospitalità al prestigioso  Fotofestiwal Łódź in Polonia per Sofiya Chotyrbok (Zolochiv, Ucraina, 1991, vive a Milano) presente a Reggio Emilia con Home Before Dark, lavoro fotografico che nasce dalla rinuncia dell’artista alla cittadinanza ucraina a favore di quella adottiva italiana.

Giovane Fotografia Italiana #10 | Premio Luigi Ghirri 2023 è promossa dal Comune di Reggio Emilia, in partnership con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e Triennale Milano. Cultural partner Crédit Agricole Italia. L’iniziativa è inoltre realizzata in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Festival Panoràmic di Granollers, Barcellona; Fotofestiwal Łódź in Polonia; Photoworks, Brighton con il contributo  di Reire srl.

 

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