Gianluca Sassi spiega le vere ragioni della sua cacciata dal M5S. L’attività in Consiglio Regionale e le proposte di legge

NextStopReggio intervista Gianluca Sassi, reggiano, Consigliere Regionale per il Gruppo Misto dal 1 settembre 2018, dopo aver fatto parto del Gruppo Movimento5Stelle.

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Gianluca, lei è stato fino al 1 settembre scorso Consigliere Regionale per il M5S, mentre oggi è nel Gruppo Misto. Eppure nelle sue comunicazioni compare sempre una stella. Cosa significa?

Significa che le politiche che mi vedono attivo in Regione non sono cambiate di una virgola, quindi la stella per me continua ad avere il significato della stella polare della politica fatta con il Movimento5Stelle. Una stella che seguirò sempre, finchè quelle politiche coincideranno con le mie stesse idee.

In questi anni ha trovato difficoltà nel portare avanti certe politiche?

Bèh, non è facile. Anche perchè si tratta di politiche che cercano di scardinare il sistema e di cambiarlo e il sistema reagisce impedendotelo.

Si sta riferendo alla vostra proposta di legge regionale su reddito di cittadinanza?

Sicuramente anche quella. Detto questo abbiamo stimolato spesso cose bocciate e poi proposte dalla maggioranza.

Esistono proposte in Regione che lei ha presentato in questi anni da Consigliere regionale?

Sì, ma devo precisare questo: prima, quando ero nel M5S, venivano presentate come Gruppo M5S e io non ho mai sgomitato per avere la prima firma su una proposta, perchè per me era importante che il Gruppo in quanto tale proponesse iniziative sensate in linea con il nostro programma elettorale. Oggi invece, essendo nel Gruppo Misto, le iniziative le propongo da solo, tanto che in questi mesi ho già presentato due proposte di legge.

Quali?

Gianluca Sassi durante una seduta dell’Assemblea Regionale

Una sul sovra-indebitamento, un tema molto importante perchè colpisce tantissime famiglie, quindi ho proposto la creazione di un organo che gestisca le situazioni di sovra-indebitamento a livello regionale. L’altra è una proposta di legge alle Camere che riguarda l’articolo 560 del codice civile che a seguito della recente legge prevede l’esproprio coatto anche dell’abitazione prima casa per chi ha debiti con la Pubblica Amministrazione. La proposta tende a mettere in tutela sia il debitore che il creditore facendo sì che la modalità del rientro di quel debito non possa andare ad intaccare la prima casa dove un soggetto vive con la propria famiglia. Quindi la mia proposta come Consigliere regionale è un intervento chirurgico su una legge nazionale.

Lei non rappresenta più il Movimento5Stelle, espulso per una vicenda legata alla mancata restituzione di soldi come previsto dal movimento.

Innanzitutto chiariamo una cosa importante: sono stato espulso dal M5S a mezzo blog e non come previsto invece dallo statuto del movimento. Ero convinto che una volta adottato lo statuto sarebbero terminate le espulsioni “ps” tramite blog in quanto appunto non sono previste in questa modalità dallo statuto, invece no.: sono stato prima condannato e poi processato.
Le motivazioni consistono nel fatto che secondo qualcuno che ha fatto dei calcoli che contesto, io avrei dovuto restituire più soldi. Ma né il collegio dei probiviri, né il collegio di garanzia hanno mai voluto vedere il conto economico della mia situazione. Hanno visto solo la prima documentazione che avevo inviato per la quale era accertato che era in atto un pignoramento nei miei confronti. Quei soldi se lì è presi direttamente Equitalia, non se li è messi in tasca Gianluca Sassi che non ha mai trattenuto un solo euro per pagare debiti. Questa è la falsità più grave che hanno diffuso anche attraverso i media.

Quindi è falso chelei abbia utilizzato i soldi percepiti dal compenso come ConsigliereComunale per pagare i debiti?

Esatto. Non l’ho mai fatto. Non è mai stato un mio comportamento. Io non ho mai trattenuto alcun soldo volontariamente per pagare miei debiti.

Ci spieghi meglio, di chi è allora la colpa?
Di Equitalia che li prendeva a monte. Personalmente non avevo proprio possibilità di scelta. Mi venivano presi direttamente i soldi a monte e io non potevo farci nulla. Poi, è vero che servivano per pagare un debito, ma non poteva certo essere una mia volontà farlo con i soldi della Regione.

La sua cacciata dal M5S apre una nuova opportunità per qualcuno che sarà candidato in Regione per il M5S. Magari meno battitore libero di lei…

Ho sempre pensato con la mia testa, poi ho sempre deciso di sostenere la mia politica nel Movimento5Stelle. Di certo non sono mai stato la marionetta di nessuno. Non so se tutti quanti possano dire la stessa cosa.

Ha dei sassolini nelle scarpe da togliersi?

Bè, per uno che si chiama Sassi come me, togliersi dei sassolini dalle scarpe è quasi scontato! Battuta a parte, le criticità che evidenzio sono più sul lato umano che politico: c’è bisogno di alzare il livello, di guardare maggiormente fuori dalla sfera personale per comprendere che bisogna lottare per i temi, non per le persone e le poltrone. Detto questo, è venuto a mancare il contatto con la gente, con il livello locale. Prevedo un momento di crisi delle liste civiche legate al M5S.

Perchè?
Perchè c’è un problema di attivismo, di ricambio e di crescita della base. Mancheranno all’appello diverse liste civiche, quindi meno cittadini indipendenti che sosteranno il M5S.

Cosa farà una volta terminato il suo mandato amministrativo?

Non sono in previsione altre campagne elettorali. Ho un posto di lavoro che mi aspetta. Detto questo, continuerò a portare avanti le mie idee da privato cittadino.

@nextstopreggio