Gianfranco Stella sabato in città per presentare il libro “Compagno Mitra”

Sabato 10 Novembre 2018, alle ore 16.00, presso l’Albergo delle Notarie, in via Palazzolo 5, a Reggio Emilia, verrà presentato il libro “Compagno Mitra. Saggio storico sulle atrocità partigiane”.
Interverrà l’autore Gianfranco Stella, Luca Tadolini del Centro Studi Italia. Ne discuteranno la giornalista Federica Prati, il Cav. Ivaldo Casali ed il collaboratore di Stella, Stefano Pierucci,
Il saggio dedica alla provincia di Reggio Emilia un corposo approfondimento: “per la prima volta dal “Chi sa parli” dell’Onorevole Otello Montanari -spiegano gli organizzatori- vengono indicati con nome e cognome i protagonisti delle stragi che insanguinarono il Triangolo della Morte”.

“Un passaggio che definisce quasi trent’anni di ricerche sulla Guerra 1943-1945, dai primi Martirologi che elencavano le vittime della violenza fratricida, alla ricostruzione della feroce lotta che contrappose le forze fasciste della Repubblica Sociale Italiana e dell’Esercito tedesco ad una guerriglia partigiana prevalentemente stalinista, pur armata e sostenuta dai servizi speciali angloamericani. Uno scontro che lasciò sul terreno ben oltre duemila morti, prevalentemente uccisi non in battaglia, ma in rappresaglie ed esecuzioni compiute da tutte le parti in lotta. Con la vittoria angloamericana la fazione stalinista mise in atto una serie di eccidi che continuarono per oltre un anno dalla conclusione delle ostilità.

Dal Dopoguerra ad oggi il Partito Comunista ed i suoi eredi hanno sempre cercato di impedire la memoria e la storia delle violenze dei partigiani stalinisti, nonostante la grande importanza che invece veniva e viene posta nella celebrazione dei crimini nazifascisti.

Il potere comunista non riuscì mai, però, a tacitare quello che divenne un vero e proprio dissenso al tentativo di nascondere i crimini stalinisti nel reggiano.
Il primo a denunciarli fu un partigiano cattolico, Giorgio Morelli, al quale i sicari comunisti spararono. Ma altri seguirono, anche se spesso isolati, come Don Pignagnoli, a tanti altri Reggiani, parenti delle vittime, esponenti della destra reggiana anticomunista certamente, ma anche cattolici liberali e socialisti, che impedirono che vincesse l’ordine del silenzio.

Con il libro di Gianfranco Stella cade l’ultimo tabù: i nomi e cognomi dei partigiani comunisti e stalinisti che avevano compiuto le stragi. Il potere comunista aveva difeso questo anonimato in ogni modo e con ogni scusa: la più nota giustificazione era che si trattasse di “schegge impazzite”, combattenti sfuggiti al controllo dei comandi della guerriglia comunista. Non era vero, ma viene ripetuto anche in questi giorni da chi ancora difende acriticamente queste formazioni staliniste.

Lo storico Gianfranco Stella definitivamente chiude con Compagno Mitra un lungo percorso di ricostruzione del conflitto civile.
In Compagno Mitra sono stampati oltre 100 nomi di partigiani reggiani autori delle violenze del Triangolo della Morte, un elenco corredato da molte foto.

“Chi sa parli!”, aveva gridato nel 1990 il comunista Otello Montaniari, sfidando ira dell’Anpi e del suo partito. E’ stato necessario un grande sforzo ed il superamento di tanti ostacoli, ma nel 2018 possiamo dire che chi sapeva finalmente ha parlato”.

nsr