Garante comunale per i diritti dei detenuti, Possibile Reggio Emilia: “Quanto bisogna ancora attendere per la nomina?”

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“Quanto ancora dobbiamo attendere per la nomina del Garante comunale delle persone private della libertà personale?” Così ieri in una nota il comitato reggiano di Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati e attualmente guidato da Beatrice Brignone.

“Il Garante comunale per i diritti dei detenuti dovrebbe fungere da anello di congiunzione tra le realtà di privazione della libertà, in particolare il carcere, e la città. Molto spesso i luoghi di detenzione sono privativi non solo della libertà personale delle persone recluse ma anche di un’altra serie di diritti soggettivi che si dovrebbe cercare di preservare e tutelare.”

“È dal 1 °Giugno 2 0 2 1 che una mozione a firma Perri, Bura n i, Benassi e Cantergiani per l’istituzione di questa essenziale figura è stata approvata in consiglio comunale, eppure è ancora lettera morta”, aggiungono i rappresentanti di Possibile, “ed è per questo che abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo al Sindaco e alla Giunta di fornire al consiglio comunale e alla cittadinanza informazioni precise circa lo stato d’avanzamento della creazione della carica, di comunicare i principi con cui si vorrà scegliere un nominativo e quali realtà locali operanti nel carcere reggiano, da associazioni per i diritti dei detenuti a i sindacati di polizia penitenziaria, siano state consultate. Le generiche rassicurazioni del consigliere regionale Federico Amico pervenute ieri a mezzo social network non sono sufficienti.”

Così concludono i portavoce di Possibile Reggio Emila: “Il carcere è da vedere come un quartiere vero e proprio della città, e quindi è responsabilità di tutta la comunità, – non deve essere una scatola in cui inserire i problemi della società per dimenticarli, ma risolverli.”

Possibile Reggio Emila