Presidio Movimento Mascherine Tricolore, Gandolfi: “Amiamo l’Italia. La maggioranza degli italiani non appoggia questo Governo. Conte vada a casa!”.

C’erano circa 30 persone in Piazza della Vittoria in centro storico a manifestare il proprio dissenso contro le scelte del Governo Conte durante l’emergenza Covid.

Il “Movimento Mascherine Tricolore” è sceso in piazza pacificamente, con bandiere e mascherine dai colori della bandiera italiana e nessun simbolo partitico. Tolte le mascherine protettive si identificavano più o meno le stesse persone che partecipano ai presidi reggiani di centrodestra, da Simone Gandolfi (leader locale di CasaPound e organizzatore dell’evento), Luca Tadolini, Renato Braccini, Andrea Nanetti, Paolo Zecchetti…

“Siamo qui per dare la voce a chi è stata tolta, subendo gravi ripercussioni economiche e sociali”, ha detto Gandolfi durante l’intervento. “Il malcontento nei confronti delle istituzioni per le scelte messe in campo a seguito della pandemia”.

Gandolfi ha evidenziato la sottovalutazione iniziale sul Covid-19, “addirittura ci ridevano sopra non considerandolo un pericolo. Poi, solo successivamente, hanno bloccato la piccola e media impresa, motore fondamentale nella vita del nostro paese”.

La protesta sarà limitata a una trentina di presone che pacificamene manifestano il proprio dissenso in piazza o ci saranno altre azioni? “Seguiranno manifestazioni del Movimento Mascherine Tricolore in altri livelli, regionale e nazionale” ha risposto Gandolfi a NextStopReggio.

Simone Gandolfi

Sicuro che non c’è nessuna identificazione con CasaPound? “Sicurissimo, che poi abbiano partecipato oggi anche alcuni attivisti di CasaPound è vero, ma c’erano anche altri aderenti a movimenti diversi. Ribadisco quindi che le Mascherine Tricolori non sono una branca di CasaPound”.
Simone Gandolfi, ha inoltre evidenziato di aver voluto portare lui stesso il movimento anche a Reggio Emilia, “per questa ragione ho impiegato settimane per organizzare tutto, proprio perchè non è una manifestazione nata da CasaPound, altrimenti se lo fosse stata, avrei avuto il dovere/compito di farla ogni sabato come accaduto in altre città dove si sono riusciti ad organizzare prima. Basta vedere come in tantissime altre città d’Italia i responsabili del movimento delle mascherine non c’entrano niente con CasaPound. Che poi diversi nostri militanti sono stati presenti e saranno presenti, questo è un dato di fatto e non c’è assolutamente niente da nascondere: amiamo profondamente la nostra nazione e presenziare alle manifestazioni delle mascherine è importante per far capire al mondo che l’Italia non si chiama Giuseppe Conte… e che la maggioranza degli italiani non appoggia questo governo”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio

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