Fuggi fuggi leghista verso Italexit: entrano diversi ex militanti del Carroccio. Raccolte 600 firme in poche ore per dire no al Green Pass

I militanti di Italexit con la coordinatrice Avv. Erica Romani al banchetto in piazza a Reggio Emilia sabato 31 Luglio.

Da quando si è radicato Italexit anche a Reggio Emilia, coordinato dall’Avv. Erica Romani, non solo amministratori ex Lega hanno dato deciso di rappresentare in Consiglio Comunale il partito fondato dal Sen. Gianlugi Paragone (leggi qui e qui), non solo cittadini appassionati di politica e delusi da tutti i partiti, stanno dedicando tempo, energie e passione dopo aver aderito a Italexit, ma ora un numero crescente di cittadini che transitano al sabato davanti al banchetto, si avvicinano, si informano e siglano con il proprio nome l’adesione al nuovo movimento politico.

Fra gli ex militanti leghisti delusi, attualmente Italexit ha incassato l’adesione di: Ermanno Sezzi (Cavriago), Maura Capoluongo (Reggio Emilia), Sara Ruscelli (Reggio Emilia), Marina Montanari (Cavriago), Diletta Sezzi, (Cavriago), Carmela Arlotti (Castelnovo Monti), Ronzoni Filippo (Albinea), Sebastiana Lobrutto (Cavriago), Valentina Pigozzi (Reggio Emilia), Canovi Giovanni(Quattro Castella), Ferruccio Zara( Scandiano), Gabrielle Belladononno (Scandiano) e Tiziano Notari (Scandiano).

Intanto sabato, al banchetto di Italexit allestito in piazza Prampolini (ndr, appuntamento ormai fisso in centro storico) è stato un via vai di reggiani che, oltre a voler conoscere da vicino il movimento politico e i rappresentati locali, in circa 600 firmato la proposta di  “Fermare il Green Pass”, dicendo “no” a quella che viene considerata “un’imposizione assurda”. Ad un certo punto, nonostante il sole cocente, in piazza c’era la fila per firmare.

“Vogliamo essere liberi di scegliere”, spiega la coordinatrice provinciale Avv. Erica Romani, “è un diritto di ogni cittadino italiano e non deve assolutamente essere obbligatorio né imposto alcun Green Pass. Che sia chiaro -evidenzia la Romani- non si faccia confusione fra chi è contrario al Green Pass come noi, e chi invece diffonde informazioni fuorvianti negando l’esistenza del virus. Sono due cose totalmente diverse. Detto questo, ringrazio tutti i cittadini che sono passati al banchetto, sia quelli che hanno firmato la nostra proposta, sia coloro che si sono fermati per un costruttivo confronto politico”.

nsr