Fratelli d’Italia aderisce alla manifestazione #Restiamoliberi contro il ddl Zan

Roberta Rigon (Fratelli d'Italia)

La responsabile regionale Emilia Romagna del “Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili” di Fratelli d’Italia, Roberta Rigon, nell’annunciare la propria adesione alla manifestazione promossa dai pro-family che si terrà domani 11 luglio alle ore 11 in Piazza Prampolini a Reggio Emilia contro il ‘ddl Zan’ sottolinea come “Fratelli d’Italia si stia già battendo in Parlamento contro un testo che, per il suo furore ideologico, apre la strada a derive liberticide, impedendo la libertà di espressione e di opinione e diventando una vera e propria “legge bavaglio”.

“L’introduzione di nuove fattispecie di reato non serve, la legislazione vigente garantisce il diritto a non essere discriminati e il nostro ordinamento giuridico già punisce le condotte discriminatorie basate sull’orientamento sessuale.
Piuttosto è questa proposta che rischia di introdurre nuove forme discriminatorie nel suo tentativo esasperato di promuovere ideologicamente il mondo LGBT.
Se diventasse legge potrebbe essere utilizzata come arma di repressione di ogni forma di dissenso, introducendo una nuova fattispecie di reato, quello di “omofobia” che non riceve una definizione legislativa precisa. Il rischio concreto è quello di scivolare nel reato di opinione, colpendo chiunque la pensi diversamente o, più semplicemente, chi giustamente sostiene che un bambino ha bisogno di una madre e di un padre o che la pratica dell’utero in affitto sia aberrante e debba essere considerata un reato universale.
L’istituzione, poi, di una giornata di promozione della cultura LGBT nelle scuole diventerà il sigillo di questo tentativo di indottrinare le nuove generazioni.
Questo la dice lunga su questa sinistra da salotto, succube di modelli culturali rivolti al business, che ha perso ogni contatto con la realtà e la società, una sinistra che pensa ad inventare “nuovi diritti” infischiandosene del sacrosanto diritto delle famiglie a crescere ed educare i propri figli o del diritto al lavoro e alla casa degli italiani vessati da una crisi economica e sociale alla quale sono incapaci di dar risposta.”