Folla al funerale del giornalista e attivista M5S Matteo Incerti. Di Battista ai genitori: “Grazie per come l’avete educato”

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Era gremita la sala di commianto della Croce Verde dove si sono celebrate le esequie del giornalista 51enne e attivista del Movimento5Stelle Matteo Incerti morto in Canada il 14 agosto. Tanti amici hanno dovuto assistere alla cerimonia dall’esterno.
Le ceneri del giornalista erano chiuse in un’urna a forma di libro, sulle maglie della Reggiana e degli Hogs.

Incerti si trovava in Canada perchè il 17 avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro che raccontava la storia di un gruppo di volontari delle tribù native americane canadesi che si arruolarono durante la guerra e molti di loro caddero nel nostro Paese.
Grillino della prim’ora, fra gli organizzatori del primo V-day, Matteo Incerti negli ultimi 10 anni aveva svolto il ruolo di membro dello staff comunicazione del Movimento5Stelle in Parlamento.

Presenti diversi esponenti del Movimento 5 Stelle locali gli eletti in Parlamento Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli,l’eurodeputata Sabrina Pignedoli e il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra.
Anche l’ex grillino Alessandro Di Battista ha partecipato alla cerimonia con un ricordo toccante: “Ricordo due anni fa, il 4 agosto, era appena nato mio figlio ed era il giorno del mio compleanno, eravamo a Ortona dove Matteo aveva la presentazione di un libro, facemmo un lunghissimo bagno in mare e parlammo di tante cose di politica, da Casaleggio a Futre. Ma c’è un altro ricordo che mi lega a Matteo: quando è morta mia mamma mi mandò la foto di un albero che aveva piantato in suo ricordo. Con costanza mi girava le foto di questo albero che cresceva e che avrei voluto vedere, ma che ancora non ho fatto. È stata una persona che ci univa tutti quanti, anche quando poi la vita ci ha disunito”. Rivolgendosi ai genitori Di Battista li ha ringraziati per come hanno educato il figlio: “vi ringrazio per averlo cresciuto con quei valori”.

Erano presenti anche i sindaci Nico Giberti di Albinea, Enrico Bini di Castelnovo Monti, una delegazione dell’Anpi e l’amico storico Walter Ganapini.
Fra gli intervenuti anche Valentina Ruozi, che con Matteo aveva scritto il libro “Il bracciale di sterline” e che ha letto alcuni brani che oggi suonano quasi come un testamento: “Oggi lo posso dire, sono stato un uomo fortunato. E la vita è bella e va vissuta perché ci sono momenti come questo, nulla succede mai per caso”.

Prima dell’ultimo viaggio verso il cimitero monumentale, la cerimonia si è chiusa con il suono di una cornamusa, come quella suonata dal soldato scozzese David Kirkpatrick nell’assalto a Villa Rossi ad Albinea, nel 1945.