Folla ai funerali del Dott. Meinero. L’omaggio dell’Ambasciatrice della Palestina: “Lo consideriamo un palestinese”. #Foto e #Video

Amici, parenti, colleghi e autorevoli rappresentanti delle comunità palestinesi hanno voluto dare oggi l’ultimo saluto al Dott. Mario Meinero, deceduto a seguito di un infarto fulminante a 72 anni la sera di Natale.

Mai Alkaila

“Sono qui per porgere le mie condoglianze alla famiglia e a tutti gli amici del dott. Meinero anche a nome del Presidente del Governo palestinese -ha detto Dra. Mai Alkaila, Ambasciatrice dello Stato di Palestina a Roma, giunta a Reggio Emilia per rendere omaggio al dott. Meinero-. Mario era un uomo e un medico che ha dato tanto alla Palestina e rimarrà nel cuore di tutti i palestinesi. Siamo orgogliosi della relazione che è sempre intercorsa con il Dott. Mario e lo consideriamo un palestinese”.

Alle esequie erano presenti diversi personaggi di spicco della storia politica e medica reggiana come Maino Marchi, Silvia Prodi, Giuliano Bedogni, Luciano Gozzi, Ivan Soncini, Fiorella Ferrarini ed Ermete Fiaccadori.

Shihadeh Jamil

Molto toccanti gli interventi durante la cerimonia funebre. Oltre all’Ambasciatrice della Palestina, sono intervenuti anche Shihadeh Jamil, Presidente di OLP di Bologna (Organizzazione Liberazione della Plaestina), Yousef Salman, Delegato Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia, amici, colleghi di lavoro e anche due ex pazienti che nel raccontare la propria esperienza hanno esaltato le doti umane e culturali del Dott. Meinero, oltre a quelle professionali.

Commozione dei convenuti durante il discorso e la lettura di una poesia letta dalla figlia Marina: “Può darsi. Può darsi che io non arrivi a un certo giorno. Può darsi che penzolando a un capo del ponte lascerò cadere la mia ombra sull’asfalto… E può darsi che, dopo quel certo giorno, io sia ancora in vita irsuto di bianco pelo. Se sarò vivo, dopo quel certo giorno, appoggiandomi ai muri per la periferia della città, suonerò il violino e canterò una canzone ai vecchi, intorno a me, che, come me, saranno sopravvissuti all’ultima battaglia. E dovunque volerò l’occhio, tutto sarà allegro, splendido, e la sera stupenda, e ascolterò il passo di gente nuova che intona nuove canzoni”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio