Vittime delle Foibe, il Giorno del Ricordo scatena polemica social, De Lucia: “La m**** in piazza?”

Celebrazione Giorno del Ricordo (Febbraio 2019)

Si è svolta sabato mattina in piazza Prampolini la manifestazione in ricordo delle vittime delle Foibe, organizzata dal Coordinamento per la Giornata del Ricordo a Reggio Emilia.

Del coordinamento fanno parte quei reggiani che costantemente si impegnano affinchè non venga dimenticata una tragica pagina di storia durante la quale almeno 10.000 italiani sono stati torturati e uccisi a Trieste e nell’Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. Fra i nomi del comitato: Isabella Albertini, Alessandro Aragona, Nicola Azzali, Laurenzia Azzolini, Luigi Bagnoli, Luca Bergamini, Alberto Bizzocchi, Renato Braccini, Paolo Brunazzi, Massimiliano Camurani, Alessandro Casolari, Ivaldo Casali, Elena Diacci, Paolo Comastri, Marco Eboli, Prospero Ferrarini, Moeris Galaverni, Letizia Iori, Andrea Nanetti, Manuel Negri, Pietro Negroni, Fabio Pederzoli, Federica Prati, Pier Luigi Riccò, Carlo Riggio, Luca Tadolini.

“La Repubblica riconosce il Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria del tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra:..” (Legge 30 Marzo 2004 n. 92), hanno spiegato gli organizzatori.

Durante la manifestazione -che si è svolta pacificamente in una cornice di striscioni e una grande bandiera italiana distesa a terra- hanno preso parola Luca Tadolini e Marco Eboli per ricordare quei tragici eventi di cui non tutti gradiscono parlare.

Dopo poche ore il consigliere comunale Pd Dario De Lucia ha scritto un post sul proprio profilo facebook che ha scatenato le ire di diversi esponenti e cittadini non solo di centro-destra, ma anche civici.

Ragazzi che cavolo é successo oggi in Piazza Prampolini che cinque cittadini mi hanno scritto e chiamato dicendo che le fogne erano esplose e c’era la m***a in piazza?”, ha scritto De Lucia. Da lì si sono susseguiti in calce circa 60 commenti, compresi i post-replica con correzioni per l’errata grammatica utilizzata dal consigliere e post di dirigenti politici di centro destra locale con scaramucce ironiche e per certi aspetti anche folkoristiche.

A non trovarci nulla da ridere l’esponente di Alleanza Civica Cesare Bellentani che ha scritto sui social: “Dario De Lucia, ogni tanto abbi il buon gusto di frenare la lingua. Si parla di morti, trucidati in maniera barbarica, solo perché erano ITALIANE e ITALIANI!!! Odio becero e animalesco! rifletti prima di scrivere certe affermazioni vergognose!”.

Immediata la replica di Bellentani: Cesare, liberale Cesare, che un colpo da al cerchio e tantissimi alla botte. Civico, poco notato in cerca di approdi, non di destra ma soprattutto non di sinistra. Pieno rispetto per i morti, meno per i fascisti. Ho capito solo ora che stamattina si è svolta una parata di neofascisti e ex militanti del Movimento Sociale Italiano nella mia città. Questi hanno strumentalizzato la storia, non si fà, hanno fatto bene i cittadini a segnalarmi il fatto. Lo hanno fatto in modo colorito e subito non ho capito, ho pensato a tutt’altro, io oggi ero a oltre 320 km da Reggio Emilia a manifestare a Roma con 200.000 persone per avere diritti e migliori condizioni di lavoro”.

“Caro Dario -risponde Bellentani-, tu cerchi audience e forse pensi che tutti la cerchino. Io no. Comunque se per un attimo ti fermi capisci chi sono i veri fascisti, che cercano di tappare la bocca ai propri avversari politici con ogni mezzo. Per il resto a questo punto i tuoi viaggi della memoria mi sembrano abbastanza di facciata e poco di sostanza, perché dividi le vittime in buoni e cattivi, senza pensare che il sangue innocente non ha colore politico. Chi ha veramente a cuore queste cose difende ogni vittima. MA LE VITTIME DEI COMUNISTI SONO EVIDENTEMENTE UN TABÙ”.

nsr