Fermato nella notte il presunto omicida di Aniello Iazzetta. Nei confronti del 34enne slovacco Racz Milan emesso provvedimento di “fermo indiziato di delitto”

(Foto d'archivio)

Svolta decisiva nelle indagini per l’omicidio di Aniello Iazzetta.
In meno di 24 ore i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa di Reggio Emilia hanno raccolto elementi di colpevolezza a carico del cittadino slovacco 34enne RACZ Milan (senza fissa dimora, ma da diverso tempo gravitante in città), tali da indurre il Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Valentina SALVI a emettere nei suoi confronti un provvedimento di “fermo di indiziato di delitto”, eseguito ieri stesso a la Spezia.

I fatti. Mercoledì scorso, nel pomeriggio, un vicino di casa di Aniello Iazzetta, che non aveva sue notizie ormai da qualche giorno, è entrato a casa sua trovandolo riverso sul letto ormai esanime. Immediata la richiesta di intervento fatta al 112. I Carabinieri, resisi subito conto della causa violenta della morte dalle dichiarazioni ricevute nella chiamata, sono giunti in forze nell’appartamento di Via Stalingrado n.3 per eseguire i primi rilievi. 

Le Indagini. I rilievi tecnico scientifici dei Carabinieri eseguiti sia sul corpo, sia negli ambienti dell’immobile, hanno subito evidenziato come la causa della morte di Iazzetta fosse riconducibile a una violenta colluttazione, tanto che numerose tracce di sangue sono state trovate in tutte le pareti di casa, ma soprattutto su quella adiacente il bagno, nonostante un evidente tentativo di ripulire grossolanamente gli ambienti per nascondere le tracce. Dall’appartamento, inoltre, mancavano il cellulare della vittima e le chiavi di casa, con la porta chiusa dall’esterno a doppia mandata.

L’ipotesi della morte violenta è stata confermata anche dal medico legale che, nel corso della sua ispezione, ha accertato i numerosi traumi a livello della regione facciale e del volto, ma soprattutto, le palesi fratture al cranio.

Sulla base di tali evidenze gli uomini dell’Arma, lo stesso pomeriggio, hanno avviato una minuziosa raccolta di testimonianze che hanno consentito di dettagliare esattamente quanto accaduto.

Tutto è accaduto nella prima serata del 12 giugno. Iazzetta si trova in casa sua con un amico e con una donna ucraina, poi rivelatasi essere la compagna dell’assassino. Al gruppo si aggiunge un’altra persona che solitamente occupa il solaio sovrastante la casa, ma che poco prima che tutto accadesse, si è allontanata per rientrare nella sua stanza.  Il clima sembra essere sereno sino a quando la donna non riceve una telefonata da RACZ Milan, il quale va su tutte le furie e minaccia di raggiungere la loro casa per picchiare Iazzetta e il suo amico.

L’uomo arriva nella casa dopo circa 15 minuti. Fattosi aprire la porta, colpisce prima con una testata l’amico e poi aggredisce Iazzetta a mani nude con inaudita violenza, sbattendogli la testa contro il muro vicino alla porta del bagno, causandogli traumi talmente gravi che lo porteranno in breve tempo alla morte.

Subito dopo, insieme alla compagna, l’aggressore si allontana dalla casa.

Raccolte le informazioni necessarie, i Carabinieri hanno allora avviato specifiche attività tecniche per localizzare i fuggitivi, grazie alle quali i due ieri sono stati rintracciati a La Spezia, nei pressi del terminal crociere, in procinto di imbarcarsi. Allertati i Carabinieri del Nucleo Investigativo della città ligure, RACZ Milan e la compagna sono stati fermati e trattenuti per accertamenti, anche perché dalla immediata perquisizione, in uno zaino della donna è stato trovato un asciugamano sporco di sangue (probabilmente usato per tentare di eliminare le tracce nella casa di Iazzetta), mentre sule le nocche delle mani dello slovacco c’erano evidenti segni di colluttazione.

Il movente. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato così tanta violenza in RACZ Milan. Certo è che l’ira dell’uomo è conseguente alla telefonata fatta la sera del 12 giugno alla sua compagna, quando questa era in casa di Iazzetta con due uomini. D’altronde la ragazza ucraina, da sola, aveva incontrato Iazzetta e il suo amico dentro un autobus di linea cittadina, e poi li aveva seguiti a casa.

Tutti gli elementi raccolti dai Carabinieri di Reggio Emilia, ieri stesso, sono stati posti all’attenzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia dott.ssa Valentina SALVI che, in serata, constati gli evidenti elementi di colpevolezza in relazione ai reati di omicidio aggravato dai futili motivi e dall’aver agito con crudeltà, nonché di furto in abitazione, considerato inoltre il concreto pericolo di fuga dell’indagato, ha emesso a carico di RACZ Milan un provvedimento di “fermo di indiziato di delitto”.

Ottenuto il provvedimento, questa notte, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa di Reggio Emilia si sono recati a La Spezia, dove, hanno eseguito il fermo a carico di RACZ Milan, associandolo alla Casa Circondariale della città ligure.

La compagna di RACZ Milan, al momento, è indagata per favoreggiamento.

(Foto d’archivio)