Emilia Romagna Plastic Free, Silvia Prodi (èViva): “Per emanciparsi dalla plastica servono politiche radicali”

«È urgente dare il via a politiche radicali di conversione ecologica in Emilia Romagna». Lo ha detto questa mattina la consigliera Silvia Prodi (èViva) durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove misure per promuovere il plastic free sul suolo regionale, promossa anche dai gruppi assembleari PD, Sinistra Italiana insieme alla Federazione regionale dei Verdi dell’Emilia Romagna. «Misure che vogliono anticipare quanto previsto dalla direttiva europea EU 904/2019 – ha spiegato la consigliera – che chiede agli stati membri di enunciare le proprie politiche plastic free entro il luglio 2019, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza dei prodotti in plastica sull’ambiente e di promuovere la transizione verso l’economia circolare».

«Serve un lavoro di squadra, che impegni economisti, ecologisti, comunicatori e anche esperti sanitari. L’intento è creare un sistema che non sia un’imposizione ma coinvolga tutti gli attori – per esempio chi lavora nelle strutture regionali – arrivando a misure condivise, in modo da generare un fattore moltiplicatore verso l’esterno. Bisognerà darsi degli obiettivi quantificabili, così come tempistiche certe. Fondamentale è la parte che riguarda la riconversione industriale: bisogna verificare l’impatto delle misure e da subito rimuovere il concetto di spreco dalle catene di produzione, distribuzione e consumo. Abbandonare la filosofia del monouso, che non possiamo più permetterci. Un percorso che coinvolgerà le associazioni ambientaliste, a partire da Legambiente con cui siamo già in contatto, per raccogliere esperienze e suggerimenti».

La Prodi ha anche illustrato altre azioni intraprese in Italia negli scorsi mesi: «La Toscana ha varato una legge lo scorso giugno, entrata subito in vigore, che riguarda la pulizia dei litorali. L’onorevole Rossella Muroni, già presidente di Legambiente, in Parlamento ha depositato una legge per usare le imbarcazioni da pesca nella pulizia dei mari. Due esperienze a cui facciamo riferimento, andandole a integrare in tutti i settori di impatto, perché la Regione Emilia Romagna possa incidere sulle politiche statali in direzione di una reale emancipazione dalla plastica».

Caterina T.