Emergenza sfratti: i sindacati reggiani chiedono proroga dell’esecuzione a Comuni e Prefettura

Nella legge di Bilancio in discussione in Parlamento pare non esservi alcuna traccia di una proroga della esecuzione degli sfratti e delle procedure immobiliari che scadrà il prossimo 31 dicembre.
Potenzialmente questo farà sì che anche nella nostra provincia dal 1 gennaio potranno essere messe in strada centinaia di famiglie che versano in condizioni economiche insostenibili e che quindi faticheranno a trovare un’alternativa abitativa.

Comprendiamo l’aspettativa dei proprietari di vedersi riconosciuto quanto di propria spettanza ed il diritto, in caso contrario, di ritornare in possesso del proprio bene. Crediamo però che quello che stiamo vivendo da parecchi mesi non sia un periodo normale e che non si possa quindi affrontare con le modalità ordinarie.
Ci appare quindi incomprensibile la scelta di non prorogare una misura che era stata giustamente prevista per affrontare l’emergenza Covid proprio mentre ci troviamo nel pieno delle ricadute economiche e sanitarie che questa emergenza comporta.
Aggiungiamo anche che la ripresa delle esecuzioni di sfratto metterà in sofferenza i comuni della nostra provincia i cui servizi sociali saranno chiamati al difficile compito di tutelare i nuclei familiari sfrattati soprattutto in presenza di minori ed anziani.

Il rischio sarà quello di trovarci a breve nella situazione paradossale per la quale da una parte si susseguono le ordinanze che prescrivono opportune misure di distanziamento ed isolamento e dall’altra parte migliaia di persone perderanno l’abitazione, il bene che più di ogni altro è necessario per salvaguardarsi da questo contagio che continua ad imperversare.

Per questo riteniamo che nell’immediato occorra prevedere un’ulteriore proroga della sospensione delle esecuzioni di sfratto (solo nella nostra provincia nel 2019 erano 1611 le richieste) e subito dopo bisognerà varare misure che consentano di salvaguardare le locazioni incentivando e agevolando la rinegoziazione dei canoni d’affitto tramite fondi che ristorino adeguatamente quei proprietari che si renderanno disponibili a diminuire sensibilmente i canoni richiesti in origine.

Carlo Veneroni

Auspichiamo quindi che già nei prossimi giorni le Amministrazioni Comunali e la stessa Prefettura si attivino, ognuna per le proprie competenze, per individuare gli strumenti utili a scongiurare il quadro che rischia di paventarsi al termine delle festività, rendendoci ovviamente disponibili a partecipare ad ogni momento di confronto che possa contribuire a riaffermare concretamente il diritto alla casa.

Carlo Veneroni, Segretario SUNIA Reggio Emilia  
Chiara Lupi SICET, Segreteria Reggio Emilia
Ferdinando Guidetti, Segretario UNIAT Reggio Emilia