Economia reggiana in salute, ma si abbassano previsioni di crescita

Sono state riviste leggermente al ribasso le previsioni macroeconomiche per il 2018 della provincia di Reggio Emilia, ad eccezione dell’andamento dell’interscambio commerciale.

Le ultime stime contenute negli “Scenari per le economie locali” di luglio elaborati da Prometeia e analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, infatti, parlano di una crescita delle esportazioni che dovrebbe essere confermata, per l’anno in corso, al 5%, mentre le importazioni dovrebbero salire del +6,5% (un punto in più rispetto alle previsioni di aprile).

Il valore aggiunto provinciale, invece, dovrebbe fermarsi, per il 2018, all’1,2%, cioè mezzo punto al di sotto del dato ipotizzato nelle stime precedenti (+1,7%). L’andamento registrato per Reggio Emilia risulta in linea con il dato nazionale (+1,2%), ma lievemente più contenuto se confrontato con il dato dell’Emilia-Romagna (+1,4%). Il Pil reggiano dovrebbe poi tendere a riprendersi nel 2019, quando è previsto un +1,4%.

Il lieve rallentamento della crescita del Pil è da attribuire alle previsioni riviste al ribasso, anche se con intensità differenti, in tutti i settori economici ad eccezione dell’agricoltura, per la quale si prevede un aumento del valore aggiunto pari al 2,6%.

Ad influenzare maggiormente la performance più contenuta dell’economia della provincia di Reggio Emilia è l’industria, per la quale il valore aggiunto viene ipotizzato in crescita dell’1,7% rispetto alle previsioni di aprile, quando si stimava un incremento del 3%. Per il 2019 le previsioni parlano di una sostanziale stabilità dell’indice di crescita, con un +1,8%.

Ad incidere sul lieve rallentamento della crescita dell’economia reggiana prevista nel 2018 c’è, poi, l’andamento del settore del commercio e servizi, che pesa per oltre il 60% sul valore aggiunto provinciale ed è previsto in aumento dello 0,8% rispetto all’1% stimato ad aprile.

Per quanto riguarda le costruzioni, l’aumento stimato dovrebbe raggiungere il 2,4% rispetto al +2,7% dell’elaborazione precedente.

Sono poi positive, ma anche in questo caso riviste al ribasso, le previsioni di luglio relative al reddito disponibile delle famiglie reggiane, stimato in crescita del 2,5% nel 2018 (mezzo punto percentuale in meno rispetto ad aprile) e in rafforzamento del 3% nel 2019.

Il trend osservato per il reddito a disposizione delle famiglie non dovrebbe comunque incidere sul clima di fiducia delle famiglie stesse; la spesa destinata ai consumi finali, infatti, dovrebbe crescere del 2,9%, in lieve aumento rispetto al +2,8% stimato nell’elaborazione di aprile.

Anche per l’occupazione si prevede un 2018 in leggero rallentamento, ma sempre in territorio positivo, con un incremento degli occupati pari allo 0,4% (era +0,8% nelle stime precedenti), mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe essere confermato al 4,6%.

nsr