Economia reggiana in frenata, Unioncamere Emilia-Romagna: “Cala il pil e sale l’inflazione”

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Quest’anno il pil reggiano crescerà meno del previsto, mentre l’inflazione aumenta. In compenso abbiamo più imprese che esportano e più occupati.

Sono contrastanti le prospettive dell’economia reggiana illustrate al consiglio generale della Cisl Emilia Centrale dal direttore del centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna Guido Caselli.

Secondo l’economista nel 2022 il prodotto interno lordo a Reggio crescerà del 2,2% (stima aggiornata ad aprile), quasi la metà rispetto alla previsione di gennaio (+4,3).

Questo calo è dovuto principalmente alla guerra russo-ucraina, che in Emilia-Romagna ha avuto un impatto negativo di 1,7 punti percentuali in termini di minor crescita del valore aggiunto, equivalenti a circa due miliardi di euro.

Preoccupa, poi, l’inflazione: a Reggio è passata dal 6,1 di maggio all’8% di giugno.

Del resto le imprese manifatturiere devono fare i conti con un aumento medio del 28,5% dei prezzi dell’energia, +23,1 per le materie prime e +17% per i semilavorati.

Tiene il numero delle imprese attive. Tutti i settori segnalano variazioni positive, soprattutto le costruzioni (+10,1%). Unica nota negativa è l’industria reggiana (-0,3%), mentre l’agricoltura cresce solo dello 0,3%.

A Reggio il fatturato del primo trimestre 2022 cresce nel manifatturiero (+10,6%) e nelle costruzioni (+4,2), ma non nel commercio (-0,1%).

Sempre a marzo nella nostra provincia risultavano in aumento gli occupati (+1,5%) rispetto a marzo 2021, ma continua il calo dei posti di lavoro tra le donne (-0,8) e i giovani (-0,5).

Tra le attività in cui l’occupazione è aumentata di più nell’ultimo anno ci sono la pulizia specializzata di edifici e impianti industriali, le agenzie di lavoro temporaneo e l’assistenza infermieristica nelle strutture per anziani. Tra quelle, invece, in cui è diminuita troviamo l’installazione di impianti, i supermercati e la fabbricazione di macchine.

Infine la cassa integrazione guadagni. Tra gennaio-maggio 2022 e lo stesso periodo dell’anno scorso cala complessivamente del 78%, anche se quella straordinaria è quasi quintuplicata.

Caselli ha tracciato anche le traiettorie dello sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Reggio, Correggio, Cavriago sono i primi Comuni per dinamismo, prosperità, anti-fragilità, persone, imprese, competitività, ecosistema e robustezza. In generale pianura e pedecollina hanno uno sviluppo alto o medio-alto, mentre la montagna conferma le sue storiche difficoltà, con uno sviluppo medio-basso.