Economia, anche quest’anno Ottobre è il mese dell’Educazione Finanziaria

L’educazione finanziaria è fondamentale per capire come investire e come far fruttare i propri risparmi.
Sono tantissimi gli italiani interessati a queste opzioni, ma pochi quelli che hanno delle competenze tali da poter gestire risparmi e investimenti in maniera fruttuosa.
Si ha bisogno di competenze specifiche per stare alla larga da truffe o investimenti sbagliati, acquisire consapevolezza e ottenere dei buoni profitti. 

Ecco perché l’Italia dovrebbe investire sull’educazione finanziaria, così da creare risparmiatori e investitori consapevoli e attenti alle loro scelte e alle loro strategie. 

In tal senso hanno deciso di muoversi MISE e Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. Anche quest’anno è stato  organizzato il Mese dell’Educazione Finanziaria. Il mese di Ottobre servirà per approfondire una serie di temi caldi, soprattutto alla luce del clima di incertezza economica causato dalla situazione sanitaria globale.
L’obiettivo? Cercare di fare in modo che l’Italia recuperi il tempo perso in termini di cultura finanziaria del suo popolo.

Un sondaggio dell’OCSE ha messo in luce alcuni aspetti da monitorare. Lo studio ha acclarato il rapporto diretto tra educazione finanziaria e economie avanzate. Ma non solo. Dalla classifica emersa, si nota che gli italiani hanno una cultura finanziaria non al livello di altri Stati, come Giappone, Francia, Regno Unito, che sono già in una fase avanzata di competenze e consapevolezza.

Per colmare il gap, oltre all’intervento diretto del Governo e del MISE in particolare, sono utili anche altre fonti. Portali come Affari Miei hanno fatto dell’educazione finanziaria personale il proprio cavallo di battaglia.
Il riuscire a parlare in maniera semplice e diretta di argomenti delicati e complessi come il risparmio o gli investimenti aiuta. Chi è interessato all’argomento potrà trovare così delle spiegazioni e delle risposte a ogni dubbio.

In questo modo sarà possibile non muoversi alla cieca, ma cercare di impostare una strategia di investimento consona alle proprie esigenze, al proprio capitale e ai risultati che si vogliono ottenere. Non solo. Si potranno scegliere gli strumenti migliori per proteggere i propri risparmi, così da non permetterne una veloce erosione dovuta a delle scelte sbagliate. 

L’educazione finanziaria dovrebbe interessare anche i giovani, che saranno gli investitori del futuro. Questi si ritrovano già a dover fare delle scelte in ambito finanziario. C’è chi decide di aprire un conto corrente o di avere una carta prepagata e anche queste sono scelte che richiedono consapevolezza. L’auspicio è quello che il nostro paese segua l’esempio di paesi come la Danimarca o la Germania in cui l’educazione finanziaria è entrata a pieno titolo nel programmi scolastici.