E’ morto Luciano Fantuzzi, fondò un impero industriale cercando di rilanciare le Reggiane

Addio per sempre a Luciano Fantuzzi, l’imprenditore 86enne originario di Gattatico deceduto a seguito di una malattia diagnosticata pochi mesi fa nella notte tra giovedì e venerdì nella sua abitazione in via San Carlo 8, in centro storico. Lascia la figlia Patrizia, il genero e la compagna Gemma Abbate.

“Luciano ci ha lasciato questa notte”, così i parenti hanno dato la notizia agli amici informando della dipartita di un uomo combattivo e dalla personalità complessa, per anni in prima linea a Reggio Emilia fra i più importanti imprenditori, ultimo proprietario della fabbrica delle Officine Meccaniche Reggiane.

Il rammarico, dichiarato più volte, quello di vedere il degrado dei suoi capannoni dopo averli donati alla Stu, la società di trasformazione urbana partecipata dal Comune e da Iren Rinnovabili.

Nel 1960 aveva fondato lo stabilimento a Lentigione partendo con un operaio e un apprendista. Poi è diventato un importante impero industriale, organizzato già allora in modo impeccabile con reparti, robot, macchine utensili di prim’ordine costruendo gru su gomma vendute in tutto il mondo.
Poi l’avventura imprenditoriale rilanciando le Reggiane, fino alla chiusura definitiva.
“Spero di veder crescere di nuovo la città -dichiarò l’indomani della donazione dei capannoni siglata davanti al notaio-, ne ha molto bisogno. Ho chiesto che in quei capannoni sorgano attività innovative, attività avanzate capaci di generare centinaia di posti di lavoro”.

Nonostante le problematiche sorte negli anni, questo suo desiderio si sia in parte avverato e Fantuzzi ha fatto in tempo a vederlo prima di dire addio al mondo.

nsr