E’ morto il giornalista Mario Vighi, il cordoglio delle istituzioni reggiane

Oggi pomeriggio è morto, a 64 anni, il giornalista Mario Vighi, capo ufficio stampa de I Teatri di Reggio. Vighi era presente alle prove al teatro Municipale, quando si è accasciato a terra. Sul posto sono giunti subito i sanitari, ma purtroppo, per il noto giornalista reggiano che da tempo soffriva di problemi cardiocircolatori ,non c’era più nulla da fare.

Mario Vighi negli anni ’90 aveva lavorato anche nelle televisioni locali “Telereggio” e “Retemilia”, di cui era stato direttore. Successivamente ha lavorato nella redazione de L’Unità, fino all’incarico, 20 anni fa, di capo ufficio stampa a I Teatri.

Le istituzioni reggiane hanno espresso subito il proprio cordoglio per la scomparsa di Mario Vighi, a partire dal Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi: “Generazioni di spettatori e amici de “I Teatri” sono stati accompagnati, per anni, dalla voce di Mario Vighi, nel momento del “buio in sala”. Proprio lui, giornalista di razza nato a Parma ma cresciuto professionalmente a Reggio Emilia, dove aveva guidato da direttore l’emittente Retemilia in un’epoca in cui scrivere significava battere sui tasti della mitica “Olivetti lettera 22”, si rivolgeva bonariamente ai più giovani ricordando loro di “assicurarsi di aver spento i cellulari” e li introduceva alla magia delle rappresentazioni dal vivo al Valli.

Mario da oggi non c’è più: ci ha lasciati per un malore proprio mentre si trovava dentro quella che, nel corso dei decenni, era diventata la sua seconda casa, il più importante teatro cittadino, di cui era il capoufficio stampa sin dai tempi della presidenza di Elio Canova. Aveva appena “licenziato” la nuova stagione dell’opera lirica, inviando i materiali stampa alle redazioni e mi piace immaginarlo alla sua scrivania, fra ritagli di quotidiano, libretti di sala e volumi di letteratura sparsi alla rinfusa, in un caos creativo che era il suo mondo da sempre.

Nel tempo Mario ha collaborato a stretto contratto con Giuseppe Gherpelli, Daniele Abbado, più recentemente con il nuovo direttore Paolo Cantù. Il mondo della cultura reggiana perde un giornalista e un intellettuale di grande valore, un uomo sincero e poco incline ai compromessi, trasparente e appassionato sino al limite estremo dello scontro dialettico acre, sugli argomenti in cui credeva e a cui aveva dedicato la propria vita. Qualcuno in città osservava che che Mario aveva un brutto carattere, ma come ha sempre detto Enzo Biagi: “Se uno ha un carattere, di solito è un brutto carattere”.

I Teatri di Reggio Emilia perdono un professionista serio, qualificato e completamente dedito al proprio mestiere, un giornalista competente e un uomo che alla principale istituzionale culturale cittadina ha dedicato tutto se stesso. Come Presidente voglio – anche a nome del Consiglio d’Amministrazione, del Direttore, del Collegio dei Revisori e del Comitato di Indirizzo – rivolgere ai suoi familiari, ai colleghi, ai tanti amici che lo piangono i sentimenti di cordoglio e di partecipazione al lutto.

Con Mario Vighi condividevamo la passione per Bruce Springsteen. Uno dei suoi motti, quando il lavoro quotidiano si faceva duro, era: siamo nati per correre, parafrasando il Boss.

Ciao Mario. Di solito in queste situazioni si usa dire: riposa in pace. Io confido che tu stia continuando a correre a modo tuo, come hai sempre fatto nella tua vita. Sii felice.

Anche la Provincia di Reggio Emilia partecipa al dolore per la scomparsa di Mario Vighi, da tempo responsabile del Settore Comunicazione ed editoria della Fondazione I Teatri. “In tutti questi anni Mario ha assicurato ai Teatri un lavoro prezioso e importante e lo ha fatto in virtù di indiscusse doti professionali, ma ancora di più grazie all’acume, alla curiosità, ad una arguta ironia che lo hanno sempre caratterizzato tanto come giornalista, quanto come uomo di cultura”, ha dichiarato il presidente Giammaria Manghi nell’esprimere il cordoglio suo personale e della Provincia di Reggio Emilia ai figli.

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Il saluto di Arci a Mario Vighi

Ci ha lasciato un amico prezioso, capace di ascoltare e trovare le parole. Mario è stato una persona libera e un giornalista capace e colto. Con noi ha tenuto acceso un dialogo costante per continuare a fare dei Teatri reggiani dei luoghi aperti e plurali, la casa della cultura di tutti. Un abbraccio a suoi cari e a chi gli ha voluto bene.

Arci Reggio Emilia

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Il cordoglio di Istoreco

Istoreco e il Viaggio della Memoria salutano Mario Vighi, responsabile del Settore Comunicazione ed editoria della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, scomparso nel pomeriggio di lunedì 4 giugno. La presidente di Istoreco Simonetta Gilioli, a nome dello staff e del direttivo, esprime la vicinanza dell’istituto storico ai parenti, agli amici e ai colleghi di Mario.

Vighi è stato un grande amico di Istoreco e dei Viaggi della Memoria, contribuendo in maniera preziosa e vitale alla bella collaborazione che tutt’ora prosegue grazie a iniziative e momenti divulgativi e di approfondimento.

Il suo acume, il suo sorriso, la sua ironia sono indimenticabili. Così come la sua generosità e la sensibilità verso la storia, la società e l’importanza della divulgazione culturale.

Grazie di tutto Mario

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Cordoglio dell’Associazione Stampa Reggiana

L’Associazione Provinciale Stampa Reggiana ricorda con stima il collega Mario Vighi, prematuramente scomparso, evidenziando l’elevata professionalità e l’impegno culturale che lo hanno sempre contraddistinto.
L’Associazione, sottolineando il prezioso servizio reso dal giornalista Mario Vighi alla nostra comunità, si stringe con affetto al dolore dei familiari.

Il Presidente, Giuseppe Adriano Rossi