E’ morto Giancarlo Tarquini, magistrato e giurista cattolico, aveva 82 anni

Se n’è andato a 82 anni Giancarlo Tarquini, magistrato, ex procuratore capo di Brescia e giurista cattolico.

In magistratura per 43 anni, andò in pensione dieci anni fa a 70 anni trattando importanti casi di cronaca nazionale. Dopo esser stato pretore a Pavia e sostituto procuratore a Parma, lavorò a Reggio Emilia per circa 20 anni, dove si occupò di terrorismo, di Paolo Bellini e dell’omicidio di Alceste Campanile.

Successivamente tornò a Parma nel ruolo di Procuratore Capo e infine a Brescia nel medesimo ruolo fino alla pensione. Negli anni a Brescia guidò le inchieste sul sequestro Soffiantini, l’omicidio Desirè Piovanelli e l’inchiesta Bipop-Carire nella quale finirono illustri reggiani.

La sua indole combattiva non l’ha mai fatto stare in panchina, tanto che, terminata la carriera in magistratura decise di svolgere la professione forense nello studio insieme al figlio Giovanni.

Da alcuni mesi lo stato di salute è andato peggiorando fino al decesso questa notte nella propria abitazione in città. Lascia la moglie Mariangela, i figli Giovanni, Elisabetta, Francesca e i nipoti.
Giancarlo Tarquini era anche suocero del consigliere comunale PD Paolo Genta.

Lo piange anche l’Unione dei Giuristi Cattolici reggiani che “Ricorda  con  affetto  e  riconoscenza  il proprio  Presidente emerito  dott.  Avv.  Giancarlo  Tarquini, che  tanto  in  impegno, conoscenza e disponibilità ha dato negli anni all’associazione, in particolare nel suo periodo di presidenza dal 2010 al 2019.   Il dolore che oggi proviamo è lenito dalla certezza che la sua presenza non viene a mancare grazie alla comunione dei Santi”.

Il funerale sarà celebrato lunedì 8 novembre alle ore 15.00 nella  chiesa del Buon Pastore, in Viale Umberto I.

nsr