“Donbass, la guerra fantasma nel cuore d’Europa”: se n’è parlato con la scrittrice Sara Reginella

Secondo dati ONU, a gennaio 2019, la guerra in Donbass contava tredicimila vittime.
Avvalendosi di manovalanza nazista, i famigerati battaglioni della morte Azov e Dnipro, che si ispirano al collaborazista dei nazisti Bandera, dopo il golpe di Euro Maidan a maggio 2014, l’Ucraina ha scatenato una guerra che nessuno vuole vedere. Di cui nessuno parla. A tutti gli effetti una guerra fantasma ed un popolo fantasma, quello delle Repubbliche del Donbass, che da 7 anni resiste e si oppone al nazismo nel cuore dell’Europa, come 80 anni fa.

Le “grandi democrazie” europee non solo guardano altrove, ma attraverso l’unione europea, hanno di fatto sostenuto il golpe di Kiev, salutato allora dal presidente del parlamento europeo Pittella, vergognosamente presente ai festeggiamenti.
Questa guerra è costata la vita al nostro connazionale Andrea Rocchelli, ucciso a colpi di mortaio dalle milizie dell’Esercito ucraino, mentre testimoniava agli occhi del mondo la violenza e lo squadrismo nazifascista contro i civili.

Venerdì 16 luglio al Centro sociale Foscato, con Patria Socialista Reggio Emilia e Partito Comunista Reggio Emilia, ne abbiamo parlato con Sara Reginella, che ha presentato il suo “Donbass la guerra fantasma nel cuore d’Europa” e che ha portato la sua diretta testimonianza, da anni in prima linea proprio nei territori martoriati dalla guerra e nuovamente dal cancro del nazismo, con cui ben presto dovremo tutti quanti fare i conti, compresi i complici che hanno votato l’abietta risoluzione di equiparazione comunismo e nazismo al parlamento europeo.

Alessandro Fontanesi