Delmonte (LN), montagna: “Perchè a Reggio solo le briciole per gli investimenti impianti sciistici?”

Ben 13milioni e 350mila euro di contributi per gli impianti sciistici dell’appennino modenese e bolognese ed appena 600mila euro per il solo complesso turistico di Cerreto Laghi. Zero cent, dunque, per gli impianti di Febbio e del Ventasso. E’ quanto prevede il piano di interventi elaborato da Regione e dall’ex Governo Gentiloni per il triennio 2017-19.

“E le cifre parlano chiaro: se sul versante modenese-bolognese dell’Appennino tosco emiliano fioccano contributi pubblici, su quello reggiano arrivano solo le briciole. Come mai? Legittimo chiederselo, considerando come le strutture montane reggiane percepiscano fondi per l’ordinaria amministrazione degli impianti (previsti dalla Legge regionale 17/02) in modo più che proporzionale rispetto alle omologhe strutture modenesi e bolognesi, mentre quando si parla di contributi per il rilancio, alla nostra provincia vengono destinate pochissime risorse” chiede il consigliere regionale della Lega Nord, Gabriele Delmonte.

E’ a questa domanda che dovrebbe rispondere l’assise convocata a Busana per sabato prossimo, 17 novembre, e che dibatterà sul tema “Turismo bianco e outdoor”.

“Un convegno monocolore – attacca il Enrico Ferretti, referente del Carroccio per la Montagna reggiana– null’altro che una passerella elettorale del Pd, vista e considerata la lista dei relatori: Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo in quota Pd; Gianmaria Manghi (Pd), sottosegretario alla presidenza della Regione; Fausto Giovanelli (Pd), presidente del Parco Nazionale; Natalia Maramotti (Pd) presidente Destinazione turistica Emilia; ed Enrico Bini (Pd), presidente dell’Unione Montana.

“Una passerella fine a se stessa, giacché i risultati ottenuti dalla politica di questi nostri rappresentanti politici sono sotto gli occhi di tutti: in fatto di contributi pubblici, alle strutture sciistiche del Reggiano vengono destinate solo le briciole. Anche considerando il momento storico attuale, sarebbe forse il caso che gli amministratori del Pd si impegnassero meno in passerelle pre-elettorali e mostrassero più impegno per il rilancio del nostro territorio montano, presentando progetti, anziché cantarsela e raccontarsela fra loro. Ci guadagnarebbero loro (in termini di credibilità politica) e ci guadagnarebbero i cittadini che hanno scelto, non senza sacrifici, di continuare a vivere su un crinale che questa politica di matrice Pd ha deciso di lasciare sempre più al proprio destino” concludono Delmonte e Ferretti.