Delmonte (LN): “Discriminazione a contrario: tirocini per i disabili assegnati a finti profughi”

Gabriele Delmonte

“Ci risiamo: invece di pensare agli italiani in difficoltà le amministrazioni Pd preferiscono pensare ai sedicenti profughi. E questa volta ad essere danneggiati sono addirittura i disabili: a Reggio Emilia ben oltre la metà (69%) dei tirocini formativi dedicati ai portatori di handicap e alle persone in difficoltà sono stati assegnati ai richiedenti asilo. L’ennesima discriminazione al contrario, che solo con la Lega alla guida delle istituzioni potrà finalmente interrompersi”.

Il consigliere leghista, Gabriele Delmonte, commenta i dati forniti dalla Regione Emilia Romagna relativamente al numero di persone prese in carico dai servizi sociali e sanitari (Comuni, Aziende Sanitarie, Aziende Servizi alla Persona eccetera) che hanno usufruito di tirocini di tipologia C nel corso del 2018.

“Parliamo di percorsi di formazione o inserimento al lavoro dedicati a persone con disabilità o condizione di svantaggio”, spiega l’esponente del Carroccio “a cui sono sono stati aggiunti come possibili utenti anche i richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale”.

“Il risultato è sotto gli occhi di tutti: a livello regionale su 3631 tirocini assegnati, ben 1758 sono andati ai richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, significa che il 48,4% delle risorse regionali riservate all’inserimento al lavoro di questo genere per le fasce deboli sono state utilizzate per profughi o sedicenti tali”, spiega ancora Fabbri.

“A Reggio Emilia la situazione è di gran lunga peggiore: su 606 percorsi avviati ben 418 (ovvero il 69% del totale) sono stati dedicati agli immigrati sbarcati sulle nostre coste, mentre solo 135 sono andati ai disabili”, spiega ancora Delmonte “e questo nonostante la grave emergenza lavorativa che, da anni, riguarda i portatori di handicap, a livello nazionale, da sempre discriminati in ambito lavorativo nonostante le leggi che li dovrebbero tutelare”.

Per il consigliere del Carroccio “la cosa assurda è che in questo modo si continuano a favorire i percorsi di avviamento al lavoro di persone che, il più delle volte non hanno nemmeno ottenuto lo status di rifugiato e che sono in Italia solo temporaneamente”, e continua Delmonte “consumando risorse che dovrebbero essere invece dedicate a residenti e giovani disabili che avrebbero un vero bisogno di un sostegno per avviare un percorso di vita e indipendenza”.

Considerato il fatto che “si parla di tirocini che prevedono un sia pur minimo rimborso spese e che dunque potrebbero contribuire anche se in minima parte al percorso di autonomia a cui aspirano tanti portatori di handicap” risulta “disumano il fatto che in questo frangente specifico ad essere danneggiati e beffati siano le categorie più deboli della nostra società, i meno fortunati che, anziché essere sostenuti come prevede il principio di uguaglianza sostanziale sancito dal dettato costituzionale all’articolo 3, oggi vengono emarginati proprio dalle loro istituzioni regionali. Se non è razzismo al contrario questo…” conclude Delmonte.

nsr