Delmonte (LN): “Chiusura estiva ortopedia Montecchio: sarà definitiva?…”

Gabriele Delmonte

“La chiusura del reparto di Ortopedia dell’ospedale Franchini di Montecchio, nel periodo che andrà da lunedì prossimo (18 giugno) sino al 9 settembre, rappresenta una soluzione temporanea volta a tamponare la carenza di medici specialisti ortopedici o, in realtà, come abbiamo già avuto modo di sperimentare nella nostra provincia, rappresenta il prologo alla sua definitiva chiusura?”.

E’ quanto chiede in un’interrogazione alla Giunta di viale Aldo Moro ilconsigliere regionale della Lega Nord, Gabriele Delmonte.

“Da lunedì prossimo al 9 settembre, dunque l’equipe chirurgica di ortopedia di Montecchio opererà al nosocomio del Santa Maria Nuova i pazienti montecchiesi in lista d’attesa. Un trasferimento che comporterà un disagio gravissimo, considerando le patologie specifiche dei pazienti di Ortopedia, non solo per la popolazione della sponda reggiana della Val d’Enza quanto anche di quella parmigiana che sino ad oggi si è avvalsa della competenza e professionalità dei medici ortopedici del Franchini.

Il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale montecchiese, infatti, effettua trattamenti chirurgici di tutte le patologie ortopediche e traumatologiche, garantisce consulenze ortopediche da pronto soccorso, i trattamenti di traumi contusivi e distorsivi (dall’applicazione dei gessi, sino alle stecche e ai bendaggi) e, più in generale, rappresenta un presidio ortopedico a tutto tondo, con controllo radiografico e visite specialistiche. Inevitabili, dunque, i profondi disagi cui i pazienti del Franchetti, che dispone di 138 posti letto e dove lavorano 330 operatori, saranno sottoposti in questo periodo estivo” sottolinea il consigliere della Lega Nord.

“Pensiamo solo a come potrà essere agevole per un fratturato recarsi all’ospedale di Reggio, piuttosto che a coloro che sono rimasti vittime di traumi contusivi o distorsivi. Aspetteranno tranquillamente alla pensilina del tram, nella speranza di un posto a sedere sull’autobus? Dopodiché – rimarca Delmonte – siamo sicuri che si tratterà di una chiusura pro tempore, visto e considerato che proprio ieri il governatore Pd della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessorealle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, presentando in Commissione Sanità le “Linee di programmazione e finanziamento per il 2018” hanno promesso “la riduzione del precariato e l’assunzione di nuovo personale sanitario”, oppure ci troviamo di fronte a un nuovo caso “Punto nascite” di Castelnovo Monti, in cui alla chiusura temporanea del reparto fece seguito la chiusura definitiva del medesimo? E’ ora di finirla coi proclami degli amministratori regionali che parlano della Sanità emiliana come fiore all’occhiello e case history da manuale accademico per tutto il territorio nazionale: la nuova politica regionale, in materia, guarda ai dati di bilancio come unico dictat e non sta producendo altro che disservizi per la collettività, ormai stremata come quella montecchiese da una sanità che eroga prestazioni a singhiozzo (si pensi solo la Punto Nascite del Franchini, che era rimasto chiuso per 3 mesi prima di essere riattivato)” chiosa il consigliere del Carroccio.

nsr