Delirio azzurro, Reggio Emilia impazzisce di festa: circonvallazione, strade e piazze invase dai tifosi fino a notte fonda

Una città impazzita.
Un portiere chiude una porta al pallone e ne apre migliaia da cui in migliaia escono a invadere la città.
L’anello di circonvallazione bloccato in tutte le direzioni così come le strade di accesso. A ogni incrocio decine e decine di persone urlano, sventolano bandiere, cantano. Bengala, fuochi artificiali, decine di pick-up e di autocarri colmi di persone, trattori con rimorchio anch’esso pieno di bandiere, gente che percorre sventolando bandiere e suonando trombe.

Ragazze, la maggioranza delle persone presenti, esultanti, alcune mostrano il seno, e anche mutandine tricolore.
Ogni incrocio è un punto di festa, di canti, di urla, di bengala.

Una cosa è sicura, anzi, tre: sappiamo ora che molti italiani hanno imparato la prima strofa dell’inno nazionale, che domattina diversi carrozzieri riceveranno la visita dei molti automobilisti che si ritrovano il cofano e il tetto dell’auto sfondati dai propri passeggeri, e la più importante: che migliaia di tricolore hanno trovato persone che li sventolano con orgoglio e credo anche amore.

Testo e foto di Fabio Zani

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