Davide Massarini nuovo Presidente Provinciale di Confcommercio

Davide Massarini è il nuovo Presidente provinciale di Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia. Lo ha eletto ieri, giovedì 7 novembre, l’Assemblea Provinciale dell’associazione che rappresenta gli interessi collettivi legittimi degli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi. Davide Massarini, 41 anni, ha un negozio di giocattoli ed è Presidente della Delegazione Confcommercio di Scandiano.

«Ho ponderato la mia disponibilità per questo incarico –dice Davide Massarini- con senso del dovere, passione, umiltà, spirito di squadra e riconoscenza: prendere il timone di Confcommercio Reggio Emilia dopo l’energica e competente conduzione della nostra Vice Presidente nazionale Donatella Prampolini potrebbe sembrare un’operazione quanto meno avventata. Ma un giocattolaio è abituato per mestiere a restare un poco bambino e, si sa, i bambini mettono “nel gioco” una sana dose di incoscienza accompagnata da una grande serietà».

«Il mondo del commercio –prosegue Davide Massarini- oggi è certamente assai più disgregato e difficile da coinvolgere. I motivi crediamo possano essere sinteticamente riconducibili al calo dei profitti, nonostante il numero delle ore passate al lavoro siano spesso aumentate, e alla crescita a due cifre del commercio on-line, che oggi vede alcune posizioni al limite del monopolio o quanto meno deregolamentate. Oggi il nostro mestiere è cambiato radicalmente e continua a cambiare. Credo sia compito della politica accompagnare questi processi nel futuro e cercare in ogni modo di sostenere le attività di vicinato».

«La crisi economica –aggiunge Davide Massarini- ha messo in discussione la vocazione del nostro territorio, ma ci ha dato l’opportunità di interrogarci, confrontandoci anche con le forze politiche di maggioranza e opposizione, per arrivare a condividere la visione di un territorio a vocazione turistica. Commercio e turismo oggi sono più che mai inscindibili per il benessere socio economico del nostro territorio, con una ricaduta positiva anche dal punto di vista occupazionale. Tale processo richiede investimenti infrastrutturali e culturali. Questi processi ci vedranno impegnati nello stimolare la politica a mettere in campo tutte le risorse necessarie in un percorso che dobbiamo onestamente dirci purtroppo paga un ritardo di visione e gravi carenze infrastrutturali».

nsr