Crac Cooperativa Muratori di Reggiolo, Catellani (Lega): “Inspiegabile il silenzio della Regione davanti alla crisi del sistema cooperativo reggiano”

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“Un silenzio assordante durato oltre 10 anni davanti a cui la Regione non ha fatto nulla per sostenere i 145 soci della Cooperativa Muratori di Reggiolo travolti dal crac della società, primo crollo del sistema cooperativo targato Pd nella nostra regione”.

Il caso della CMR è stato portato questa mattina all’attenzione della Giunta Regionale dalla consigliera regionale della Lega, Maura Catellani, che ha illustrato un atto ispettivo urgente sottoscritta anche dal consigliere Gabriele Delmonte e a prima firma del capogruppo e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan.

I rappresentanti regionali della Lega hanno ricordato che nel marzo 2012  il presidente della Cooperativa ha annunciato ai soci il crac della stessa, “ammettendo di fatto la polverizzazione delle fideiussioni bancarie poste a garanzia delle cambiali emesse per i prestiti sociali superiori a 50.000 euro e un debito di 150milioni. Dopo le promesse da parte di Legacoop, la quale aveva garantito la restituzione ai soci del totale dovuto – ha detto Catellani –  il risarcimento effettivo è stato invece solo del 40% del totale. Ora 124 soci hanno sporto denuncia per fare luce sulle azioni degli amministratori, i quali avrebbero taciuto la verità sulle condizioni economiche precarie in cui versava la CMR”.

Il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, ha risposto ridimensionando il ruolo della Regione e ricordando il fatto che il caso CMR è stato il primo campanello di allarme di una situazione che ha poi travolto il settore dell’edilizia anche a livello regionale. Catellani ha contestato “la  mancata comunicazione tra l’amministrazione e i soci che ha dato origine ad un silenzio durante il quale nessuna risposta è stata data a coloro che si sono visti privare dei risparmi di una vita, mentre sono state roboanti le prese di posizione dell’amministrazione Comunale di Reggiolo all’epoca dei fatti, il cui Sindaco era oltretutto membro del Comitato dei soci prestatori”.