Covid, imprenditori cinesi donano all’Ausl di Reggio 10.000 mascherine e 250 tute protettive

Anche gli imprenditori reggiani di origine cinese, in specifico quelli che aderiscono all’A.I.C.E.R, Associazione Imprese Cinesi dell’Emilia Romagna, nella giornata di oggi hanno donato all’AUSL di Reggio 10.000 mascherine chirurgiche e 250 tute cat. 3, tipo 4, alto contenimento biologico, fondamentali nei reparti infettivi e di ricovero dei colpiti da covid 19.

In pochi minuti il presidente dell’ AICER Franco Zhao, con la mediazione del socio Cai e del presidente dell’ AIOC, Associazione Insigniti di Onorificenze Cavalleresche, hanno consegnato i materiali al dott. Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero, e della dott. Barbara Monte, dirigente della amministrazione del presidio ospedaliero, ringraziando il personale sanitario per l’immane lavoro che stanno facendo per una comunità di cui si sentono parte e che li vede attivi in molteplici campi di cui alcuni indispensabili nel momento attuale.

Il dott. Mazzi ha ringraziato ricordando che il materiale che giornalmente viene utilizzato negli ospedali reggiani è di migliaia di pezzi ed in special modo le tute a contenimento biologico in questo momento scarseggiano e si è in attesa del difficoltoso rifornimento che purtroppo interessa centinaia di presidi in tutta Italia, ma oltre al sostegno materiale in particolare per la gradita vicinanza espressa verso il gravoso lavoro delle forze da lui dirette, uomini e donne che in questo particolare momento ed impegno si sentono gratificati dal sentire che i loro sforzi sono apprezzati dalla popolazione tutta.

Quello della componente reggiana di origine cinese vuole essere un gesto di generosità e ringraziamento per una terra ed una comunità in cui si cerca di vivere nei migliori dei modi, un gesto che ogni giorno viene ripetuto da tanti, nei limiti delle loro possibilità, un gesto che vuole spronare tanti altri ad unirsi a questa ancora minoranza e che in ogni caso si sta impegnando a sostenere materialmente ed economicamente ogni sforzo per tornare alla normalità.
Un grazie sentito al mediatore Cai ma anche a tutte le persone che ci garantiscono la vita: dalla sanità alle forze dell’ordine, passando da tutti quelli che col loro lavoro oscuro producono nei campi e nelle officine, trasportano, distribuiscono merci, servizi ed alimentari.

Fabio Zani