Corsa contro il tempo per salvare l’ambiente: l’orologio climatico per sensibilizzare

Venerdì 4 giugno è stato inaugurato il primo Orologio Climatico in Italia. Collocato davanti alla sede del Ministero per la Transizione Ecologica, l’orologio è stato avviato dal Ministro Cingolani in occasione della Giornata Mondiale per l’Ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno, dal 1972.

L’obiettivo, ancora una volta, è quello di sensibilizzare, con una scadenza precisa per intervenire. L’orologio indica al momento 6 anni e 7 mesi, “il tempo che ci resta per agire” afferma il Ministro, prima di superare la soglia di aumento della temperatura terrestre di 1,5° rispetto ai livelli pre-industriali. Temperatura indicata da diversi studi come un punto di non ritorno, oltre il quale si innescherebbero fenomeni ambientali a catena che trasformerebbero in modo irreversibile il nostro pianeta. La data potrà avvicinarsi sempre più, o allontanarsi se saremo bravi a intervenire con azioni a tutela dell’ambiente.

Insieme all’orario scorreranno sul display anche le citazioni di 6 tra scienziati, artisti e attivisti impegnati verso queste tematiche. “La CO2 è come il sale, indispensabile alla vita, ma velenosa se in eccesso” è l’espressione riportata del chimico James Lovelock all’Ansa. Proprio l’anidride carbonica rappresenta una delle sfide più impegnative per proteggere il clima. L’Europa si impegna ad avere un bilancio neutro nel 2050, ciò significa non solo ridurre le emissioni attuali, ma anche rimuovere quelle residue. Attualmente sono pochi i processi industriali che richiedono la CO2 (come la gasatura di bevande frizzanti e la produzione di urea), pertanto la soluzione ad oggi più efficace rimane la cattura con successivo stoccaggio geologico. Ovvero “riportarla da dove l’abbiamo presa” negli ultimi decenni con un consumo massiccio di combustibili fossili.

M.C.