Coronavirus, è allarme acconciatori che continuano a lavorare a casa e a domicilio

“Come CNA stiamo ricevendo molte segnalazioni di parrucchieri che incontrano clienti con i capelli in ordine, o persone che riferiscono di alcuni acconciatori che stanno continuando a lavorare in casa o a domicilio incuranti delle chiusure obbligatorie e infischiandosene della salute della collettività. Purtroppo non parliamo solo di abusivi, ma cosa ancora più grave, anche di professionisti regolari. Provvederemo ad avvisare le autorità competenti perché procedano ai controlli per fermare questa situazione che danneggia tutta la collettività”. Inizia così l’amaro sfogo di Andrea Guerrieri, presidente CNA Benessere e Sanità.

“Dobbiamo fermare i contagi e tutto devono fare la loro parte – incalza Guerrieri – La salute è il bene più prezioso che abbiamo e viene prima di qualsiasi interesse economico. Io per primo con il mio salone, insieme a molti altri colleghi, avevo deciso di chiudere il salone ancor prima della decisione del governo di chiusura obbligatoria delle attività non essenziali, consapevole di andare incontro a conseguenze economiche gravissime per me e i miei dipendenti. Ce lo stanno ripetendo continuamente, in tutti i modi possibili: dobbiamo restare a casa e rispettare il distanziamento sociale”.

Andrea Guerrieri

“In questo momento, le persone devono inevitabilmente rinunciare a qualcosa – conclude il suo appello il presidente CNA Benessere e Sanità – avere la piega o il colore in ordine è poca cosa rispetto a chi sta perdendo la vita per colpa del virus e a chi si prende cura della nostra salute e rischia tutti i giorni la vita. Prima rispetteremo tutti le restrizioni e prima riusciremo a riprendere la nostra vita normale, affidandoci ai nostri parrucchieri ed estetisti che potranno occuparsi del nostro benessere. Non vediamo l’ora di riaprire i saloni e prenderci cura dei nostri clienti. Fidatevi di noi. Siamo prudenti e usiamo il buon senso per il bene di tutti”.

nsr