L’economia torna a crescere nel reggiano: previsti contratti di lavoro in aumento tra agosto e ottobre

Con il mese di agosto, i nuovi ingressi nel mondo del lavoro in provincia di Reggio Emilia mantengono il segno positivo e, con 2.290 nuove entrate stimate, superano abbondantemente (+18%) non solo il dato di dodici mesi fa, ma vanno anche oltre (per 60 unità) i livelli del 2019.

Tutto il trimestre agosto-ottobre 2021 sarà peraltro segnato da una ripresa del lavoro che migliorerà i dati pre-covid.

Secondo quanto riportano i dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, a fianco di un dato mensile già di tutto rispetto, le entrate programmate per il trimestre agosto-ottobre 2021 segneranno, con 12.000 nuovi contratti, un incremento del 57% rispetto allo stesso periodo del 2020 (7.630 nuovi ingressi) ed anche un incremento del 18% rispetto ai dati precovid relativi ad agosto-ottobre 2019.

Le imprese che assumeranno sono in prevalenza (61%) di piccola dimensione (meno di 50 dipendenti) e per il 33% dei casi adotteranno contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 67% opteranno per contratti a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Grazie sicuramente anche alla componente stagionale, il settore dei servizi assorbirà il 55% delle assunzioni previste per agosto, con 400 unità nei servizi alle imprese (31% sul totale delle assunzioni del comparto) e 390 unità nei servizi di alloggio e ristorazione e nei servizi turistici (30%), seguiti dai servizi alle persone e dal commercio.

Tale andamento è accentuato ancor più dai dati complessivi del trimestre agosto-ottobre 2021, che vedono i servizi con il 63% del totale delle entrate.

Per quanto riguarda l’industria, con 1.010 nuove entrate programmate in agosto (45% del totale),  in prima linea si posizionano l’industria manifatturiera e le public utilities, mentre il settore delle costruzioni rappresenterà l’11% delle nuove assunzioni del comparto.

In un quadro pieno di segnali positivi, permane tuttavia la difficoltà nel reperire le professionalità ricercate dalle imprese; in 43 casi su 100, infatti, le imprese prevedono di incontrare difficoltà nel trovare operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, dirigenti e operatori con elevata specializzazione tecnica ed impiegati e addetti ad attività commerciali e dei servizi.

Continua intanto a crescere la quota di entrate programmate per giovani con meno di 30 anni, con un dato che arriva al 34% sul totale, fra i quali i più richiesti sono specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (il 38,5% delle unità in entrata con tali professionalità), operai specializzati in altre attività industriali (54,2%), addetti all’accoglienza, informazione e assistenza alla clientela (69,6%) e cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (49,7%).