“Commemorazione morte… della Val d’Enza”: iniziativa simbolica a Vetto a 32 anni dall’interruzione dei lavori per la diga

"Le acque sprecate dell'Enza a valle di Vetto"

Il prossimo 16 agosto sarà commemorata la morte della Val d’Enza. Noi promotori e sostenitori della diga di Vetto ci ritroveremo al Taglione, luogo dove iniziarono i lavori, per deporre una corona di fiori come gesto simbolico nella ricorrenza del 32esimo anno dell’interruzione dei lavori per la realizzazione dell’importante infrastruttura che ad oggi avrebbe garantito acqua alla Val d’Enza senza sprechi di denaro pubblico in termini di costi e senza dover ricorrere alle acque del Po che non spiccano certo in limpidezza.

A distanza di 32 anni ci ritroviamo sul taglione alle ore 10,30 con questa simbolica manifestazione per chiedere al Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e agli Assessori Mammi e Priolo, di rimettere mano al progetto iniziale della diga di Vetto, il cosiddetto progetto Marcello, rimodulandolo sulla base delle nuove normative di Legge e poi partire con questo, invece di seguire la strada, sponsorizzata da enti come le bonifiche e il distretto del Po, di realizzare laghetti in Val d’Enza e un piccolo invaso, che farebbe solo del danno.

“L’Oro Blu dell’Enza nella Stretta di Vetto”

Non solo questi non sarebbero sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico dell’agricoltura locale fortemente minacciata dalla siccità ma porterebbero anche a un maggior dispendio economico di risorse pubbliche e a tempi decisamente più lunghi, oltre 20 anni, quando invece il problema va tempestivamente arginato.

Sempre il 16 agosto, in omaggio ai prati stabili fortemente minacciati dalla siccità, per la prima volta, vicino alle acque dell’Enza, alle ore 11,00 apriremo e degusteremo una forma di Parmigiano Reggiano della Val d’Enza.

Lino Franzini, Presidente del Comitato Promotore della Diga di Vetto