Commemorati a Correggio i caduti di Nassiriya

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Commemorati a Correggio i caduti di Nassiryal’ unico comune della provincia ad avere un monumento dedicato e che tutti gli anni li ricorda ed onora onora.
La strage di Nassiriya, avvenuta il 12 Novembre 2003, viene ricordata come la più grave azione di guerra ai danni delle forze inviate dall’Italia ad aiutare, soccorrere, cooperare per garantire la pace.
L’attacco di 19 anni fa coinvolse anche Reggio, sia con l’uccisione del tenente Merlino dei Carabinieri, per anni comandante della stazione di Viadana, sia attraverso chi è stato inviato per sostituire i caduti come il maggiore Zani.

Si è quindi provveduto ad un breve ricordo per i Caduti e per tutte quelle migliaia di uomini e donne che indossando la divisa, onorando l’Italia, contribuiscono a stabilizzare e a proteggere persone in molte parti del mondo, durante la commemorazione organizzata dalla ANC di Correggio sabato sera, nelle immediate vicinanze dell’unico monumento in provincia di Reggio, dovuto anche grazie a un’amministrazione comunale attenta.

Alla presenza del Commissario del Comune di Correggio Angeri, del Sindaco di S. Martino in Rio Fuccio, di bandiere e labari di varie Associazioni d’Arma e varie sezioni ANC si è ricordato il 19esimo anniversario ponendo una corona al monumento e rendendo gli Onori ai Caduti dopo la s. Messa.

I fatti
In un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, base in Iraq del contingente inviato dopo la guerra a Saddam Hussain, morirono 19 italiani e 9 civili iracheni. Oltre a risultare decine di feriti.
A provocare la strage un camion imbottito con 200 kg di esplosivo che fu lanciato a tutta velocita’ contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della MSU, Multinational Specialized Unit, forzando il posto di blocco auto all’entrata della base, con gli occupanti che aprirono il fuoco contro i militari a guardia dell’ingresso che, pur rispondendo, non riuscirono a fermare il mezzo che travolse anche le barriere passive, reti e fili spinati, poste a difesa della struttura.
L’esplosione sventrò gran parte dell’edificio, posto sulle rive del fiume Eufrate, danneggiando anche la palazzina comando.
Nel cortile molti mezzi militari presero fuoco così come il deposito delle munizioni.
Sulla strage sono state aperte due inchieste: una su esecutori e mandanti, che ha consentito di individuare tutti i responsabili ma che è stata archiviata perché nessuno era più in vita, poi quella sulle presunte carenze delle misure di sicurezza della base Maestrale, che ha coinvolto i comandanti italiani che sono stati penalmente assolti, e con il generale Bruno Stano ritenuto civilmente responsabile dalla Cassazione, il 10 settembre 2019, condannato a risarcire i familiari delle vittime.

associazioni presenti:
ANB, Ass. Naz Bersaglieri.
ANA, Ass. naz. Alpini
UNUCI, unione naz. Ufficiali in congedo.
ANVG, Associazione Nazionale Volontari di Guerra.
AAA, Associazione Arma Aeronautica.
INGORTP, guardie d’onore al Pantheon
AIOC, Ass. Insigniti Onorificenze Cavalleresche

(Foto di Fabio Zani)