Coldiretti Reggio Emilia: peste suina, grave emergenza sanitaria a causa del moltiplicarsi di cinghiali

«Siamo costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia dove si contano ormai più di 2,3 milioni di esemplari». È quanto rimarca Albertino Zinanni, direttore della Coldiretti di Reggio Emilia, ribadendo le affermazioni del presidente della Coldiretti Ettore Prandini. La riflessione è emersa dopo un caso accertato di peste suina africana in Piemonte, come già successo in Germania e nell’Est Europa. «Abbiamo più volte e più modi evidenziato – afferma Zinanni – l’effettivo rischio di diffusione della Peste Suina Africana (Psa) veicolata dai numerosi cinghiali presenti e della conseguente necessità della loro riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie».

«Serve subito – avverte il direttore di Coldiretti Reggio Emilia – un’azione sinergica su più fronti, anche con la nomina di un commissario in grado di coordinare l’attività dei prefetti e delle forze dell’ordine chiamate ad intensificare gli interventi, per tutelare e difendere gli allevamenti da questa grave minaccia che rischia di causare un grande danno economico alle imprese». «Occorre al contempo – continua Zinanni – monitorare attentamente la situazione per evitare strumentalizzazioni e speculazioni a danno del settore, anche con l’avvio di iniziative comuni a livello europeo perché è dalla fragilità dei confini naturali del paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplare portatori di peste».

La Peste Suina Africana che – precisa Coldiretti – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali che però, non è trasmissibile agli esseri umani.