“Città ostaggio di un balordo seriale che si diverte la notte a disegnare svastiche”

Quando da un anno a questa parte, per giustificare i nazisti messi al governo di Kiev dalle pseudo democrazie occidentali, si racconta che le svastiche non sono emblemi del nazismo ma simboli pagani o pan europei, o quando si paragonano ignobilmente i nostri partigiani ai nazisti ucraini del battaglione Azov e di Pravy Sector, non c’è da stupirsi se la città da due mesi a questa parte è ostaggio di un balordo seriale che si diverte la notte a disegnare i simboli dell’infamia hitleriana e mussoliniana.

Nuovamente sono state vergate una svastica e la doppia esse nazista, la scorsa, notte nello stabile in prossimità del Conad Primavera in via Cecati. È sempre il solito personaggio che già aveva imbrattato nella stessa posizione, oltre che sul lungo Crostolo.
Domenica, in occasione della festa del papà, ricorrevano i 97 anni del partigiano Tano Davolio, giovanissimo sindaco comunista di Campagnola Emilia, un insulto alla sua memoria, che da discredito alla nostra città medaglia d’oro per la Resistenza e che dopo due mesi ancora non sia possibile intercettare un simile balordo, nonostante le telecamere ovunque.

I cosiddetti “no Vax” che imbrattarono la città mesi fa, sono stati trovati e denunciati seduta stante, possibile che “l’ignoto” fascistello ancora non sia chiamato a rispondere dei suoi reati e di apologia di fascismo e di nazismo?!
La nuova scritta comparsa in via Cecati stamattina presto, ho provveduto a segnalarla alla Digos.

Alessandro Fontanesi