Cinque milioni di euro per acquistare mascherine da una ditta di Trento: la Guardia di Finanza negli uffici Ausl di Reggio Emilia

La Guardia di Finanza si è recata nella mattina di venerdì 19 marzo presso uffici amministrativi dell’Ausl di Reggio Emilia ispezionando e sequestrando diversi documenti riguardanti contratti di fornitura, di circa cinque milioni di euro, affidati a ditte esterne durante il primo lockdown 2020 dall’azienda sanitaria locale per la fornitura di centinaia di migliaia di mascherine anti-Covid di tipo ‘Ffp2’ utilizzate da medici, infermieri e personale degli ospedali reggiani.

Sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle la regolarità delle operazioni contrattuali, la provenienza delle mascherine acquistate e le certificazioni di conformità dei dispositivi di protezione individuale.

Non risultano al momento indagati. Occorrerà attendere la fine delle indagini per far chiarezza sulla vicenda.

Dai vertici dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia, è stata inviata una nota di conferma circa l’inchiesta in corso: “In merito alla notizia diffusa dall’ANSA, conferma l’accesso nei propri uffici amministrativi della Guardia di Finanza, che ha preso visione della documentazione relativa all’acquisto di dispositivi di protezione individuale effettuati nella prima fase della pandemia, nella primavera del 2020. Nel confermare la fiducia nel corretto operato del proprio personale addetto agli approvvigionamenti, l’Azienda ha prestato piena collaborazione al fine di garantire un veloce accertamento della regolarità degli acquisti effettuati”.

nsr