Ciliegio a San Pietro, “tronco mutilato” un tempo simbolo di pace. Di Ugo Pellini

Ha suscitato molto scalpore in città l’”intervento” su un Ciliegio a Porta San Pietro vicino alla vecchia Gabella; è uno dei 36 sopravvissuti degli oltre cento messi a dimora nel 1991 nei viali della circonvallazione da Resistenza Verde, il gruppo ambientalista di Paride Allegri, per protestare contro la guerra del Golfo.

Era il 22 febbraio 1991, da pochi giorni era iniziata nel Golfo Persico l’operazione “Tempesta del deserto”, la guerra contro l’Iraq. “Vogliamo creare – si leggeva nel volantino distribuito allora – una simbolica cintura di pace attorno alla città, piantando un centinaio di ciliegi, simbolo di pace per i popoli orientali, di monito a preservare sempre e in ogni caso la pace e la fraternità dei popoli”.

I ciliegi erano stati collocati nelle numerose “fallanze” (i buchi lasciata dagli alberi scomparsi) già allora presenti sui viale della Circonvallazione.

In una ricerca del 2009 pubblicata dall’Amministrazione all’interno del “Piano verde del Comune di Reggio Emilia” erano riportati i dati del censimento degli alberi dei viali che circondano la ex cinta muraria. Erano state rilevati 988 esemplari e un migliaio di fallanze.

“L’arredo verde del sistema dei viali è composto da 988 esemplari appartenenti ad almeno 29 specie differenti”- si legge in questa pubblicazione. Buona parte di questi alberi non erano considerati in buono stato di salute e molti presentavano alti livelli di criticità. Ora la situazione non è di certo migliorata; su questo problema sono intervenuti recentemente con un bello e documentato reportage i “Medici per l’ambiente” che lo hanno abbinato alla richiesta di intervenire.

In questi ultimi anni alcuni alberi sono stati sostituiti : in viale dei Mille: una trentina di tigli al posto di aceri negundo che erano messi davvero molto male e sono stati piantati anche sei platani in Viale Piave, grazie ad una somma messa a disposizione dopo una compensazione del verde.

Credo comunque che sia necessario intervenire con maggior vigore ed energia. Anche il Ciliegio di Porta San Pietro forse non era nelle condizioni migliori di salute, ma quello che è stata eseguita ieri non è una potatura. Un mio amico esperto del settore lo ha definito ora un “tronco mutilato”e anche altri agronomi hanno criticato aspramente questo intervento; sul futuro di questa pianta esprimo seri dubbi.

Ugo Pellini